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Il coraggio di sognare mondi nuovi

La fine dell’estate sta portando via con sé la leggerezza che vacanze, relax e libertà di movimento, sono riusciti a riportare sul territorio italiano. Tante le riflessioni che hanno accompagnato il periodo estivo, tanti anche i testi che hanno occupato gli scaffali delle librerie. Una possibilità per allargare lo sguardo e rientrare dalle ferie con la consapevolezza necessaria.

Zadie Smith (Londra, 1975) ha raccolto la sfida straordinaria di imprimere le sensazioni della sua quarantena personale e collettiva. Questa strana e incontenibile stagione pubblicato da edizioni Sur, tradotto da Martina Testa è stato scritto tra marzo e maggio 2020.
Un’impresa che molti scrittori hanno affrontato per capire il tempo confuso della primavera che ha cambiato il mondo, e degli eventi che ci hanno posto dinanzi a un cambiamento.
Sei saggi personali e brevi per necessità. Carichi di complessità, di spunti che hanno origine negli Stati Uniti riuscendo a coinvolgere, però, una parte abbondante del pensiero occidentale.
Smith ha prodotto questi testi nel primo momento di quarantena, la “strana e incontenibile stagione di morte”. Un tempo assurdo con cui l’autrice ha voluto confrontarsi senza privarsi mai di uno sguardo critico, spesso anche verso sé stessa.

Con Denti bianchi (Mondadori, 2000), Swing Times (Mondadori, 2016) Smith si è fatta conoscere e amare per la delicatezza e forza nel narrare i cambiamenti di un mondo in costante cambiamento. Autrice che sa scavare tra le relazioni e gli spazi; e proprio partendo dalla reclusione e dall’assenza che Smith racconta la sua vita, il distanziamento sociale e il mondo che stravolge gli Stati Uniti. Dettagli luminosi, vicini di casa o tecnici informatici che non sanno di essere protagonisti, incontri e confronti che riempiono le stanze. È di questo che l’autrice sceglie di raccogliere e di raccontare senza mai perdere lo sguardo sul presente.

Tra saggio e poesia, questi racconti e queste visioni – non per forza collegati tra di loro – estirpano il tema del privilegio. Una condizione che l’autrice britannica espone e condanna mettendosi sempre in discussione. Come nell’evento recente e sconvolgente della morte, per via della brutalità della polizia, dell’afroamericano George Floyd, tante sono le domande, i dubbi e le riflessioni sulla politica, la sanità, la ricchezza e il dolore.
Attualissimo e potente nello sguardo, nella descrizione minuziosa del disagio e della paura paralizzante di un virus che sta cambiando l’umanità. Questa strana e incontenibile stagione è un’esperienza brevissime e intensa per darci la possibilità di sognare mondi nuovi, nonostante tutto quello che verrà.

Questa strana e incontenibile stagione, Zadie Smith, Traduzione di Martina Testa, Sur, 2020, 94 p., 8 euro