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Sergio Nitti e l’impegno di una vita per l’ospedale Betania

Il fratello Sergio Nitti, della Chiesa valdese del Vomero-Napoli, si spento all’età di 85 anni, domenica 30 agosto, all’Ospedale evangelico Betania di Napoli. Una perdita incolmabile per tutte le chiese evangeliche napoletane e per tutta la sua famiglia. La sua esistenza terrena si è chiusa simbolicamente nell’ospedale evangelico, dopo che tutta la sua vita era stata segnata proprio dal suo impegno totale in ospedale. Dopo la morte del fondatore Teofilo Santi, infatti, Sergio era stato presidente dell’Ospedale dal 1985 al 2015, e in precedenza vicepresidente dal 1981, e dal 1966 membro dell’Assemblea dei rappresentanti e Revisore dei Conti, raccogliendo tra l’altro «l’eredità del padre Paolo Nitti che era stato negli anni ’50 prima segretario e poi vicepresidente del costituendo Ospedale. Una storia familiare e personale – come si vede – che si intreccia, che si fonde e si confonde quindi con quella dell’Ospedale, a cui Sergio ha dedicato tutta la sua vita, la sua intelligenza e la sua competenza, interpretando in qualche modo il modello tipico dell’impegno sociale protestante, fatto di sobrietà, di equilibrio, di costanza, di preparazione, ma anche di profonda spiritualità e di spirito di servizio. Durante la sua presidenza l’Ospedale riesce ad evolversi da semplice “clinica” a ospedale classificato, diventa struttura “aziendale” ed è inserito a pieno titolo nel SSN, raggiungendo gli attuali 158 posti letto, i circa 500 posti di lavoro, i 50 mila accessi di Pronto Soccorso, gli oltre 15 mila ricoveri e gli oltre 2000 nati all’anno. 

Ma durante la sua gestione si definisce anche la costituzione della Fondazione Evangelica Betania, si chiude positivamente un lungo contenzioso con la Regione Campania e da ultimo si avvia il progetto del nuovo ampliamento che andremo ora a realizzare. Tutte sfide complessa e sofferte, rese ancor più difficili dalle storiche difficoltà finanziarie, causate dai ritardi e dalla inadeguatezza dei rimborsi regionali durati fino al 2012. Se oggi siamo diventati una realtà sanitaria di eccellenza in termini medici, economici e di solidarietà, il merito principale va attribuito a Sergio e alle sue scelte manageriali. Ma anche alla sua capacità profetica e alla sua misurata ma intensa fede, che lo hanno sempre accompagnato, e sempre ci ha accompagnato, per tutta la sua vita e che, di fronte alle innumerevoli difficoltà e crisi dell’ospedale, non mai avuto un momento di debolezza o di pessimismo. «Non posso essere pessimista – dice sempre Sergio Nitti – perché sono sicuro che se il Signore ci ha condotti sino qui, Egli stesso ci indicherà la via per superare il problema». Ed il Signore di certo lo ha accompagnato per tutta la sua vita, aiutandolo a superare anche tutte le diverse difficoltà – anche gravi – che lo hanno spesso segnato. Grazie Sergio per la tua forza e per la tua fede, esempio per tutti noi.