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In Senegal la Chiesa protestante riprende i culti con attenzione

Il 16 marzo 2020 il Senegal ha deciso di chiudere i luoghi di culto su tutto il territorio nazionale per frenare la diffusione del coronavirus. A seguito di questa decisione, la Chiesa protestante del Senegal (Eps) ha sospeso il culto in presenza e altre attività che comportavano raduni di persone, nelle sue 3 comunità (Plateau e Dieuppeul a Dakar e Khor a Saint Louis).

L’11 maggio 2020 le autorità amministrative e sanitarie senegalesi hanno nuovamente autorizzato l’apertura dei luoghi di culto la ripresa delle attività. Dopo essersi data il tempo per osservare, domenica 26 luglio la Chiesa protestante del Senegal ha ripreso i suoi culti.

Durante le domeniche, il numero dei fedeli è in costante aumento e la Chiesa garantisce il rigoroso rispetto delle misure di barriera adottando le misure appropriate.

Le tre chiese dell’Eps sono quindi tornate in servizio e hanno ciascuna messo in atto i meccanismi per far rispettare e monitorare le misure di barriera indotte dalla crisi sanitaria. Così ogni comunità ha il suo comitato composto da presbiteri, membri della diaconia e coristi, per non parlare di medici fedeli e altre professioni.

Viene organizzata e attuata una comunicazione continua sui vari provvedimenti per educare i fedeli ai gesti di distanziamento e rassicurarli anche per una pacifica ripresa.

Tutte le domeniche e dalla ripresa in faccia a faccia il 26 luglio 2020, tutti i partecipanti alla chiesa si sottopongono al lavaggio sistematico delle mani oltre all’utilizzo del gel idroalcolico senza dimenticare di misurare la temperatura prima di entrare nelle stanze o nello spazio riservato al culto.

Durante il culto vero e proprio, il distanziamento fisico è imposto con la marcatura delle panchine o l’uso di sedie distanziate.

Indossare maschere è obbligatorio durante il culto e gli assembramenti sono vietati.

Per i culti con la Cena del Signore, le consuete disposizioni sono state riviste per un’individualizzazione del servizio. In questo modo vengono messe a disposizione dei fedeli coppe individuali.

 Al di là delle disposizioni globali, ogni comunità ha stabilito le proprie disposizioni in base alle proprie realtà. Così la Chiesa di Plateau utilizza oggi il cortile della Piccola Scuola Protestante per i suoi culti, e ciò consente di osservare le misure di allontanamento fisico tra i partecipanti ai servizi di culto. Per il momento, le funzioni si svolgono senza la corale Voix de l’Esperance. Quest’ultima riprenderà il servizio entro poche settimane.

Quanto alla parrocchia di Dieuppeul, ora è organizzata in due culti. Il primo si svolge dalle 9:00 alle 10:30 mentre il secondo inizia alle 11:30 e termina alle 13:00. Tra i due culti viene effettuata la disinfezione. I due cori della parrocchia conducono ciascuno un servizio di culto e ruotano durante le ore la domenica. Il sistema è supportato da una registrazione online. Ciò consente una buona preparazione al culto e l’anticipazione dei nuovi bisogni indotti dalla situazione sanitaria.

A Khor a Saint Louis (250 chilometri da Dakar) ogni domenica nel tempio si svolge un unico servizio e i fedeli assistono nel rigoroso rispetto delle misure di barriera. Lì le cose sono abbastanza agevolate dal numero ridotto della Parrocchia.

Per la ritrasmissione delle varie informazioni relative alla vita della Chiesa e delle comunità, ogni comunità ha istituito dall’inizio della crisi sanitaria legata al Covid-19 dei gruppi whatsapp. Oltre alle informazioni classiche, su detti gruppi vengono condivise meditazioni, inni e altre forme di edificazione.

Oltre a questi mezzi di comunicazione, è stato istituito un team multimediale dal Dipartimento Comunicazione con l’autorizzazione dell’Ufficio sinodale dell’Eps. Ha creato e gestisce una pagina Facebook (Chiesa protestante del Senegal) e un canale Youtube (EPS Médias). Questi mezzi tecnologici sono ormai parte integrante degli elementi attivi della comunicazione della Chiesa.