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Dio purifica il cuore

Il Signore, il vostro Dio, è il Dio degli dèi, il Signore dei signori, il Dio grande, forte e tremendo, che non ha riguardi personali e non accetta regali
Deuteronomio 10, 17

Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio
Matteo 5, 8

Ne parlavo qualche giorno fa con un detenuto evangelico in una casa circondariale, del cuore. L’antico popolo di Israele situava nel cuore tanto i sentimenti, quanto i pensieri. Noi ci siamo abituati a situare i sentimenti nel cuore e i pensieri nella testa, in realtà la visione che situa entrambi nel cuore ha la capacità di rappresentare meglio l’essere umano, in modo molto più coordinato e integrale. Dio ha la capacità di purificare il cuore, sentimenti e pensieri insieme. Esistono dei batteri che hanno la capacità, gettati in uno specchio d’acqua, di “mangiare” tutto il petrolio sversato in un periodico e tragico eco-disastro, purificando l’acqua. Gli effetti di un disastro di questo tipo ci colpiscono al cuore, a ciò deve aggiungersi però la capacità di pensiero, che collega causa ed effetti, stile sbagliato di vita, priorità sbagliate del nostro modo di produrre e consumare, con gli effetti dei disastri che combiniamo. Ciò vale anche per le guerre, o per la drammatica diffusione della povertà e dell’ignoranza, con la crescita della violenza. Collegare pensieri e sentimenti è necessario per qualunque opera di purificazione. Anche il nostro stare nella comunità ecclesiale che frequentiamo, o nella famiglia di cui siamo parte, o nella città in cui abitiamo, ha bisogno di essere purificato. Tutta la sporcizia accumulata e ormai sedimentata, che ci toglie l’ossigeno, ha bisogno di essere purificata da Dio. Gli istituti di pena, sviliti e malridotti, anche proprio come idea che soggiace loro, infliggere sofferenza a chi ha commesso reati, non solo non purificano niente e nessuno, ma inquinano ancor di più la nostra società. Eppure, perfino là dentro può risuonare ed entrare nel cuore la Parola di Dio, la Scrittura, la preghiera. Una giustizia riparativa dovrebbe essere praticata oggi, un ricostruire. Un sentire e pensare che ritengono risolto il problema mettendo le persone là dentro, non può riuscire a vedere Dio, a vedere la sua opera, il riscatto e il miglioramento della società intera.