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Due passi nella storia, dal Podio all’Europa

È cominciato questa settimana il lancio di una serie di video sul progetto di recupero dellitinerario storico del Podio, a Bobbio Pellice (To). L’iniziativa rientra nell’ambito delle celebrazioni per l’anniversario del Patto del Podio, che si svolgeranno nel 2021 in occasione del 460° anniversario.

Una prima tappa è stata raggiunta esattamente un anno fa, con l’inaugurazione il 14 luglio della scuoletta nell’omonima borgata, restaurata con la collaborazione del Comitato per i luoghi storici valdesi e il sostegno finanziario di un progetto otto per mille. 

Ora, sulla pagina Facebook della chiesa valdese di Bobbio, nove brevi clip presentano i successivi passaggi del progetto, a cominciare dall’annullo filatelico previsto per il prossimo sabato 12 settembre. Come spiega la consigliera comunale Patrizia Geymonat, all’inizio dell’anno Poste italiane ha proposto al Comune un annullo filatelico per valorizzare un aspetto importante del territorio: l’amministrazione ha subito pensato al monumento di Sibaud, ed è venuto naturale integrare i due progetti: «Ci sembrava interessante porre in evidenza il sentiero che si va a ripristinare, che parte da Bobbio e porta al Podio per poi andare verso Sibaud, valorizzando gli aspetti storici e culturali ma anche naturalistici».

Il sentiero infatti, in meno di due ore di facile passeggiata, permette di incontrare alcuni momenti chiave della storia valdese, come ricordano anche i pannelli collocati nel piccolo edificio del Podio. Qui viene spiegato come si arrivò al “Patto” siglato il 21 gennaio del 1561 fra i valdesi di tre Stati: infatti, il territorio in cui si trovavano, che comprendeva tutta la val Chisone-Pragelato e la val Po, oltre alle valli Pellice e Germanasca-San Martino, era diviso tra Marchesato di Saluzzo, Ducato di Savoia e Regno di Francia. Un patto di mutuo aiuto, in cui per la prima volta i gruppi di valdesi si riconobbero come chiesa, come soggetto unito di fronte alle persecuzioni sempre più violente.

Come spiegava il pastore di Bobbio, Gregorio Plescan, in occasione dell’inaugurazione (ne avevamo scritto qui), «Il patto del Podio è uno degli eventi più importanti della storia dei valdesi, si potrebbe quasi dire che sia il momento di inizio della chiesa valdese come la conosciamo noi oggi».  Del resto, come sottolineato nei discorsi di quella giornata (ne avevamo parlato qui), in questo piccolo luogo si respira la storia europea: per quanto isolato e poco conosciuto, è il simbolo di un intreccio di relazioni che non riguarda solo una storia di secoli fa, ma si riflette sulloggi. 

Ecco quindi perché valorizzarlo e inserirlo in un progetto europeo, di taglio storico-culturale ma anche turistico. La Fondazione Centro culturale valdese, coinvolta dalla chiesa valdese di Bobbio nel progetto insieme a il Comitato Luoghi storici della Tavola valdese, Comune e Pro Loco di Bobbio Pellice e Club Alpino italiano, sezione Val Pellice, ha infatti deciso di inserire il percorso del Podio in un itinerario storico ad anello, ricorda il direttore Davide Rosso, con l’obiettivo di «creare un percorso che ricordi gli spostamenti dei valdesi prima dell’Esilio. Dal lato francese il percorso arriva fino al Colle della Croce e noi vorremmo proseguirlo inserendo anche la scuoletta del Podio in questo tracciato, che poi porta alle prigioni nella pianura».

Il Podio sarebbe insomma “l’anello di congiunzione” nell’itinerario certificato e promosso dal Consiglio d’Europa delle “Strade degli ugonotti e dei valdesi”, che oggi collega Francia, Italia, Svizzera e Germania.

 

Foto: la giornata dell’inaugurazione della scuola del Podio (Sara Tourn)