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Hockey Prato: per Paolo Dell’Anno un’avventura azzurra

Ci sono personaggi che amano andare oltre. Oltre i successi e le soddisfazioni ottenuti e, senza mai girarsi indietro, volgere il proprio sguardo in avanti, famelici di nuove esperienze e sfide da affrontare. Paolo Dell’Anno, presidente e, fino all’anno scorso, allenatore dell’SKF Valchisone, fa certamente parte di questa categoria. E così, dopo anni spesi nel crescere una generazione d’oro che ha fatto razzia di tutti i titoli possibili e immaginabili prima di compiere il doppio salto nella massima categoria senior, si tuffa in un’altra avventura. La Federazione Italiana Hockey Prato gli ha infatti affidato la guida della nazionale under 18, confidando che gli insegnamenti di Dell’Anno gioveranno all’intero movimento sportivo «La prendo come una nuova sfida – racconta Paolo Dell’Anno – Dopo aver lasciato in ottime mani la prima squadra dell’SKF Valchisone si è fatta strada questa proposta della federazione che ho accolto con entusiasmo, lo stesso entusiasmo che intendo trasmettere a questi ragazzi. In questi giorni stiamo perfezionando alcuni aspetti organizzativi relativi allo staff e alla programmazione dell’attività e non vedo l’ora di cominciare»

Gli insegnamenti, si diceva, fondamentali per crescere (sportivamente e non). Ma non è soltanto una questione di rudimenti tecnico-tattici quelli che Dell’Anno intende trasmettere ai suoi azzurrini, quanto una mentalità combattiva che li porti a misurarsi con le sfide più difficili «Il concetto che più di tutti vorrei trasmettere è quello di non porsi limiti – spiega Dell’Anno – Non esiste avversario che abbia vinto in partenza, chi gioca contro le mie squadre voglio che debbano sudare fino all’ultima goccia di sudore per avere la meglio. Ma per superare i propri limiti bisogna lavorare con costanza, entusiasmo e cura dei più piccoli dettagli». I risultati di questa mentalità sono sotto gli occhi di chiunque entri nella Club House dell’Skf Valchisone, letteralmente inondata di trofei prestigiosi.

Ora, nel clima di incertezza che regna nel mondo sportivo, c’è da preparare il primo obiettivo che coincide con i Campionati Europei della prossima estate (quest’anno rimandati a causa del Coronavirus) e che vedranno l’Italia tentare di risalire la china dopo una retrocessione nella Poule B comunque a testa alta «A Cork nel 2016 – ricorda Dell’Anno – ci condannò la differenza reti, ma destammo comunque impressioni favorevoli. Di quel gruppo oggi non resta praticamente nessuno, ma c’è del buon materiale su cui lavorare. La mia idea è quella di sviluppare un rapporto di sinergia con la squadra senior, in modo da creare un percorso continuo che cerchi di seguire le stesse idee».