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La meraviglia della fede

O Signore, Signore nostro, quant’è magnifico il tuo nome in tutta la terra!Tu hai posto la tua maestà nei cieli
Salmo 8, 1

Maria disse: «Perché grandi cose mi ha fatte il Potente. Santo è il suo nome» 
Luca 1, 49

Il cantico di Maria, il Magnificat, è innanzitutto un cantico di riconoscenza e di lode a Dio, che ha operato potentemente nella vita di una ragazza di una bassa condizione sociale. Maria è un esempio di come Dio interviene nella vita di coloro che sono scarti della società, la cui voce non conta in una società delle discriminazioni, dove spesso sono i più forti a vincere e i più potenti a dettare legge. Quello che Dio ha fatto nei confronti di Maria anticipa e descrive ciò che Dio farà per i poveri, i deboli e gli oppressi del mondo. Il canto di Mariadiventa allora una sorta di manifesto programmatico dell’evangelo, un’esposizione della politica di Dio, cherovescia le posizioni e i metodi dei potenti della terra. 

Viviamo in un mondo in cui un successo personale anche piccolo, diventa motivo di vanagloria. Maria avrebbe potuto interpretare in chiave d’esaltazione personale il privilegio concesso da Dio; senza soffermarsi sulla propria biografia, si sofferma invece a considerare l’operato di Dio, contempla il suo volere che si compendia nel riscatto dei minimi della terra.

Maria celebra l’onnipotenza, la santità e la misericordia di Dio, tre perfezioni che si sono manifestate nelle grandi cose che le sono state fatte. Esalta la nobiltà e la forza di Colui che è il potente padrone del mondo, raccontando che egli volge i suoi occhi verso gli umili, i piccoli, i poveri e i miserabili.

Il Magnificat ci indica qual è la funzione della preghiera, che non è quella di superare i limiti della finitudine umana o di appagare i bisogni impossibili, ma di rallegrarci e meravigliarci della fede, nella riconoscenza della prodigalità con cui Dio interviene nella nostra vita quotidiana e di ricevere l’ispirazione e la forza di vivere con fede e fiducia, nella libertà dei figli  e figlie di Dio e in modo responsabile, il tempo che ci è dato.