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F.u.l.l.: a caccia di laghi

Fiorenza, Lausetto, Chiaretto, Superiore, Piena Sia, Arbancie, Gelato, Nero, Lungo, Mal Consej, Verde, i Tredici Laghi e il Laux.

Un lungo elenco di specchi d’acqua montana compresi fra le valli Po, Pellice e Germanasca, al centro di un percorso ideato da Alessandro Nibbio, di Torre Pellice, appassionato runner.

L’idea fa parte di un progetto più ampio teso a far conoscere angoli di Italia spesso dimeticati. «Friend ultra lake to lake è il nome che ho pensato per questo progetto – ci spiega Nibbio – che vedrà il via venerdì 3 luglio da Bobbio Pellice e arriverà nello stesso luogo domenica 5 luglio. Un grande anello che toccherà molti laghi incantevoli, spesso preferiti alle cime, e le molte strutture ricettive presenti sul territorio: dai rifugi agli alberghi. Con me a percorre questi 125 km (con circa 7000 metri di dislivello positivo) ci saranno Filippo Volpi, Sergio Pistillo, Maurizio Cravenzuola, Roberto Bauducco e Lorenzo Melchiorre».

Alla conclusione del “trekking veloce” il percorso verrà caricato su un sito che fungerà da collettore per tutte le persone che hanno aderito a questa iniziativa. L’idea nasce durante la quarantena da Stefano Gregoretti ultrarunner di fama, che ha invitato tutti coloro che seguivano le sue Tor de hamster (allenamenti a distanza) a organizzare in autonomia dei propri sogni nel cassetto e a creare dei percorsi lungo il territorio italiano, dal momento che quest’estate le innumerevoli gare previste sull’arco alpino (e non solo) non si svolgeranno. Da lì si sono formati dei team in tutta Italia che a seconda delle possibilità e delle capacità fisiche, faranno delle corse, camminate, escursioni sul territorio italiano. «In molti casi ci saranno esperienze di spostamenti in completa autonomia: noi abbiamo preferito fermarci a dormire e mangiare in luoghi che da anni offrono ospitalità e anche sostegno alle gare organizzate per noi appassionati della corsa» aggiunge Nibbio. 

Ecco il percorso che i sei seguiranno, che è aperto a tutti, rispettando ovviamente le norme previste dai decreti. Il primo giorno da Bobbio Pellice salita a Villanova e al col Barant con discesa al rifugio Barbara, salita al colle della Gianna, puntata ai laghi del Monviso, ritorno in val Pellice per il colle Dar Moine e attraverso il colle Manzol discesa nella conca del Pra dove termina la prima tappa.

Al secondo giorno traversata in quota verso l’alpeggio di Crosenna e risalita al colle Boucie: breve passaggio in territorio francese e discesa a Prali, dove si conclude la seconda giornata (quella più “soft”). Ultimo giorno con lunga risalita al Roux e discesa in val d’Angrogna passando alla Sea di Torre Pellice e ritorno a Bobbio Pellice. Lungo il percorso molti punti di appoggio e in numerosi laghi elencati all’inizio. «Siamo grati alle aziende che ci hanno fornito il materiale tecnico per questo sogno nel cassetto e confidiamo di riuscire a promuovere le nostre valli con una forma di turismo sostenibile» conclude Nibbio.

L’augurio è quindi che il bel tempo accompagni questi tre giorni di camminate.