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Siamo tutte Anne Soupa

L’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne (Oivd) insieme alla Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei) intervengono sulla candidatura di Anne Soupa alla carica di arcivescovo di Lione. Nelle scorse settimane, Soupa ha ricevuto anche il sostegno delle femministe protestanti francesi. La candidatura ha suscitato un dibattito in Francia e in Germania. Ora, il comunicato di Oivd e Fdei pone l’attenzione al tema anche in Italia. 

Qui di seguito il comunicato stampa integrale.


Noi donne dell’area cristiana dell’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne (Oivd) insieme alle donne della Federazione delle donne evangeliche in Italia (Fdei), convinte che la vocazione pastorale provenga innanzitutto da una chiamata divina che agisce senza fare alcuna distinzione di genere, come il Vangelo più volte ha testimoniato, sosteniamo con convinzione la candidatura di Anne Soupa alla carica di arcivescovo di Lione.
Ancor di più ci sentiamo chiamate a questo compito come donne dell’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne poiché esso è stato tenuto a battesimo proprio dalla biblista francese il 14 marzo 2019, a Bologna presso la Fondazione di Scienze religiose (Fscire), in occasione della formale apposizione delle firme. Anne Soupa venne appositamente da Parigi per presenziare a quell’appuntamento e non dimenticheremo mai le entusiastiche parole di augurio che rivolse alla neonata associazione.
Ora ci sentiamo di dire: Siamo tutte Anne Soupa! e auspichiamo che gesti come il suo si moltiplichino in una sinfonia di voci, con la solidarietà di tante persone che credono fermamente nella giustizia e nell’equità!
Nella sua domanda di candidatura a un ufficio governativo nella Chiesa cattolica, come la teologa scrive, ella elenca in sintesi efficace le ragioni di tale gesto: sono per noi tutte motivazioni non solo condivisibili, ma tremendamente vere, che non possono essere tacitate. Il testo è inserito nel sito della campagna internazionale a suo sostegno, cui invitiamo per la firma.

A causa di una cultura patriarcale e di una economia dei beni simbolici esclusivamente androcentrica, purtroppo persiste in tutte le fedi – seppure in forme assai diversificate – una mancanza di riconoscimento nei riguardi delle donne proprio in ragione del sesso/genere, perdura una distorta comprensione dei doni che anche a loro il divino ha dispensato e, in molte comunità, persiste il torto dell’ esclusione. Essa è stata ed è – spesso – mascherata da argomentazioni insincere sulla presunta “superiorità spirituale” delle donne.
È tempo di non continuare a svilire il contributo femminile anche in ambito ecclesiale e teologico, per questo motivo chiediamo ai responsabili delle varie fedi religiose di operare per un nuovo equilibrio nella gestione confessionale e nel rispetto delle specifiche vocazioni.

Paola Cavallari (Presidente Oivd)
Gabriela Lio (Presidente Fdei)