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Porre fine al conflitto in Siria

Act Alliance ha pubblicato il documento «Raccomandazioni per una IV Conferenza di Bruxelles 2020 trasformativa». La Conferenza sul «Sostegno al futuro della Siria e della regione», copresieduta dalle Nazioni Unite (Onu) e dall’Unione europea, si terrà il prossimo 30 giugno e si svolgerà online a causa delle restrizioni COVID-19. La dichiarazione di Act Alliance chiede che la IV Conferenza di Breuxelles sostenga la pace, ponga fine alla violenza, si impegni in partenariati significativi con la società civile e fornisca finanziamenti pluriennali e flessibili per sostenere le vittime del conflitto in Siria e nei paesi vicini.

La situazione in Siria e nella regione circostante rimane altamente critica. Milioni di siriani, che sono stati sfollati internamente dai combattimenti o sono fuggiti nei paesi vicini, si trovano ad affrontare condizioni umanitarie terribili, ulteriormente aggravate dalle conseguenze della pandemia di Coronavirus.

La IV Conferenza di Bruxelles mira a riunire tutti i partner interessati a sostenere gli sforzi delle Nazioni Unite per una soluzione politica al conflitto e a mobilitare il sostegno finanziario necessario, nonché a promuovere il dialogo con gli attori della società civile nella regione. L’incontro inoltre metterà in evidenza l’importanza della solidarietà dimostrata dai paesi ospitanti tra cui Libano, Giordania, Turchia, Egitto e Iraq e sottolineerà le sfide che devono affrontare a medio e lungo termine nel fornire sostegno ai rifugiati.

Anche la Federazione luterana mondiale (Flm) ha firmato il documento di Act Alliance. L’organismo mondiale luterano lavora con i rifugiati siriani in Giordania dal 2012, fornendo assistenza a oltre un quarto di milione di persone vulnerabili. In particolare nel campo Za’atari, il più grande campo nella regione per rifugiati siriani, la Flm gestisce un’Oasi di pace che fornisce uno spazio sicuro per le famiglie in cui riunirsi e trovare supporto pratico e psicologico. Nel 2019, la Federazione luterana ha anche aperto una struttura diurna per bambini chiamata “Smurf Center”, che offre ai genitori, in particolare alle madri, la possibilità di frequentare corsi di formazione o lavoro, dentro e fuori dal campo. Negli ultimi otto anni a Za’atari sono stati sostenuti oltre 6.000 rifugiati attraverso l’Oasi della Pace e altri 600 presso lo “Smurf Center”. 

La dichiarazione di Act Alliance sottolinea che sia i rifugiati che le comunità ospitanti in tutti i paesi limitrofi affrontano una maggiore insicurezza alimentare e tensioni sul declino delle opportunità di lavoro a causa delle restrizioni di COVID-19. Un aumento della violenza di genere e l’interruzione dell’istruzione per molti bambini durante il lockdown sono ulteriori motivi di preoccupazione che vengono evidenziati nel documento.

Oltre a chiedere la cessazione delle ostilità e l’accesso senza ostacoli agli aiuti umanitari, la dichiarazione invita tutti i soggetti che parteciperanno alla Conferenza a includere i gruppi religiosi locali e le organizzazioni della società civile al fine di salvaguardare la tradizione del pluralismo religioso siriano e costruire una forte coesione sociale. All’interno della stessa Siria, Flm lavora insieme a Caritas Siria, parte della rete Caritas Internationalis, per fornire cibo e altre forniture di emergenza.

 
Photo: LWF/R. Schlott