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Il Regno Unito sia un rifugio per minori non accompagnati

Una lettera aperta, promossa dalla campagna Safe Passage, e firmata da 250 leader religiosi, tra cui diversi vescovi della Chiesa d’Inghilterra e leader dell’Esercito della Salvezza, della Chiesa episcopale scozzese, della Chiesa metodista e dell’Unione battista, è stata inviata al Primo ministro inglese Boris Johnson. I leader religiosi chiedono all’inquilino di Downing Street di aprire le porte della Gran Bretagna agli oltre 1.600 rifugiati minori non accompagnati bloccati in Europa (dati Unicef). I minori sono «a grave rischio di tratta, sfruttamento sessuale e violenza e sopravvivono in circostanze che nessun bambino dovrebbe sperimentare», recita la lettera. «È straziante sapere che un numero crescente di questi bambini stia tentando il suicidio e l’autolesionismo».

L’appello fa seguito a una collaborazione tra il Regno Unito e il Governo greco per facilitare il ricongiungimento familiare di 47 rifugiati attualmente in Grecia con i loro cari arrivati in Gran Bretagna. «Oggi le scriviamo per chiederle se si baserà sullo spirito umanitario, offrendo rifugio ai minori non accompagnati bloccati in Europa», scrivono i leader religiosi.

«L’inazione di fronte a tale privazione e sofferenza non è un’opzione. Ora, più che mai, il Regno Unito deve intervenire e offrire rifugio ai bambini che si trovano in un bisogno urgente».

La lettera prosegue affermando che il Regno Unito ha il «dovere morale di agire» e che le comunità religiose sparse per il paese sono pronte a dare un aiuto, con la campagna Safe Passage che afferma di aver ricevuto dai consigli britannici l’impegno di accogliere oltre 1.400 bambini rifugiati.

«Se accetta di offrire a questi bambini un percorso sicuro estendendo il Programma di reinsediamento globale in Europa, i consigli comunali sono pronti ad accoglierli», continua la lettera. «Adesso stiamo affrontando un momento difficile senza precedenti nel Regno Unito, ma crediamo che sia proprio durante questi tempi bui che dobbiamo mostrare la nostra solidarietà globale e la leadership a chi è nel bisogno. Tutte le fedi che rappresentiamo esprimono la solidarietà con coloro che soffrono e si assumono la profonda responsabilità di alleviare quella sofferenza. Chiediamo al Governo di abbracciare lo spirito umanitario e, come nostro Primo Ministro, la esortiamo ad agire ora e ad offrire ai minori rifugiati un passaggio sicuro».