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I benefici di Dio

Tu coroni l’annata con i tuoi benefici
Salmo 65, 11

Ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c’è variazione né ombra di mutamento
Giacomo 1, 17

L’annata, non il nostro anno di calendario. Cioè l’anno agricolo, il periodo legato al tempo immutabile dettato dalla natura, il percorso carico di speranza e di insidie che va dalla semina al raccolto, dal momento in cui si affida il prezioso seme alla terra al momento atteso e gioioso in cui se ne raccoglierà il frutto che serve per il presente (per mangiare) e per il futuro (per la prossima semina, per dare il via a un nuovo ciclo).

Il nostro salmista, in questo salmo che trasuda meraviglia, racconta i prodigi di Dio, di un Dio che conosce l’umanità che ha creato e a cui si è liberamente legato con una promessa. Il nostro salmista si guarda attorno e vede un mondo in cui Dio è presente nel duro e continuo impegno di procurarsi il pane quotidiano; non solo è presente, ma guida il mondo perché questo impegno del genere umano possa ottenere ciò per cui viene svolto, facendo sì, cioè, che l’annata sia coronata, che il tempo del lavoro e dell’attesa speranzosa possa portare al tempo del raccolto gioioso. Il salmista ha l’umiltà di fare un passo indietro: non saranno il pur doveroso lavoro e il necessario impegno costante a far sì che l’annata sia coronata di successo; i benefici, dice il salmista al Signore sono “i tuoi benefici”. La vita, i suoi risultati, la possibilità di vedere compiuto ciò che si comincia… tutto ciò è dono di Dio che nella sua grazia condivide con l’umanità.

Dunque il salmista può confessare la sua fede nel Dio sì onnipotente, ma che pure sceglie di prendersi cura dell’umanità in ciò che è più quotidiano, per dargli un senso nuovo e pieno.