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Tra estinzione di massa, ambiente e Tempo del Creato

Era il 5 giugno del 1972 quando si svolse a Stoccolma la prima Conferenza Internazionale sui temi ambientali. Da quell’incontro nacque la Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’ambiente, conosciuta anche come la «Dichiarazione di Stoccolma» che definì 26 punti (princìpi) sui diritti e le responsabilità dell’uomo, in «relazione all’ambiente». 

Proclamata ufficialmente il 15 dicembre 1972 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con la risoluzione 2994, la Giornata Mondiale dell’ambiente si celebra da allora ogni 5 giugno e vede l’adesione di oltre 100 Paesi. Ogni anno si sceglie un filo conduttore per le iniziative mondiali: quest’anno il tema gira intorno al «drammatico declino della biodiversità del pianeta». 

Dunque, non è una festa! 

A ricordarlo è l’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), che ammonisce: «Circa un milione di specie viventi (su un totale stimato di circa 8,7 milioni) sono minacciate di estinzione. L’attuale ritmo di estinzione delle specie fa ritenere (dicono gli scienziati) che siamo di fronte alla Sesta grande estinzione massa. Molti ecosistemi sono stati distrutti, degradati, frammentati e solo una piccola percentuale è rimasta intatta. Con la crisi della biodiversità è a rischio la fornitura dei servizi eco-sistemici, dagli alimenti al legno, dall’acqua ai medicinali, dalla regolazione del clima al controllo dell’erosione del suolo, dai valori ricreativi a quelli culturali. La sicurezza alimentare, il benessere e la prosperità delle comunità umana è messa in pericolo se non si intraprenderanno azioni per invertire la crisi della biodiversità».

Il motto scelto per l’edizione 2020: «”È il momento per la Natura” – prosegue l’Ispra –, per ricordarci che la crisi della biodiversità «è una preoccupazione urgente e esistenziale».

L’obiettivo della Giornata è rispondere all’invito dell’Onu per «contribuire a far crescere la consapevolezza globale dei cittadini sul tema del drammatico declino della natura e stimolare azioni concrete per arrestarlo e invertirlo». 

Nel 2001 in seno alla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) è nata la Commissione globalizzazione e ambiente (Glam), come evoluzione di una precedente Commissione Ambiente (1998) all’indomani della seconda Assemblea ecumenica europea a Graz (23-29 giugno, Austria) e allo scopo di sensibilizzare le chiese sui problemi che «l’ingiustizia economica e la distruzione della terra» pongono al mondo e in particolare alla fede cristiana. 

La Commissione Glam, dunque, segue il cammino tracciato prima dal Consiglio ecumenico delle chiese e poi dall’Alleanza riformata mondiale, ora Comunione mondiale delle chiese riformate, e dalla Federazione luterana mondiale che chiamarono le chiese ad una presa di coscienza e a un’azione per contrastare il prevalere degli interessi economici di una minoranza sul diritto alla vita di tutto il resto del creato. 

«La Commissione – si legge sul sito Fcei – è al servizio di comunità e di singoli/e che intendano affrontare questi temi in una prospettiva di fede. Il lavoro cerca di formare una rete sia dentro che fuori dalle chiese, a livello nazionale e internazionale».

Ed è per questo motivo che «a nome del Programma di giustizia economica ed ecologica del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) la Commissione globalizzazione e ambiente (Glam) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) è stata invitata a partecipare al webinar internazionale per il Tempo del Creato, dal titolo “Giubileo per la Terra: nuovi ritmi, nuova speranza”», ricorda l’Agenzia stampa Nev della Fcei.

Sarà presente anche Antonella Visintin, coordinatrice della Glam. L’iniziativa vedrà molti partner ecumenici ragionare insieme, tra i quali, la Rete cristiana europea per l’ambiente (Ecen).

«Il Tempo del Creato – ricorda ancora l’Agenzia stampa Nev – è un periodo liturgico ecumenico che va dal 1° settembre al 4 ottobre che fece i suoi primi passi con l’Assemblea ecumenica europea di Graz (Austria) del 1997 e che coinvolge le chiese cristiane di ogni tradizione in tutto il mondo.

Il webinar per il Tempo del Creato 2020 si terrà l’8 giugno 2020 dalle 16 alle 17.30 e sarà anche l’occasione per presentare la nuova guida alle celebrazioni, disponibile sul sito del Cec a questo link.

La conferenza internazionale online ha come obiettivo, «sensibilizzare e ispirare le chiese ad affrontare il tema di quest’anno ed è promosso dal comitato direttivo del Tempo del Creato». 

Si terrà in diverse lingue: inglese, spagnolo, italiano, polacco, portoghese.