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Ripartire, per esserci

«Abbiamo bisogno dell’aiuto di volontari e volontarie, ora che si può viaggiare anche tra le regioni, che abbiano tempo e voglia, di accompagnare, insieme, i bambini e le bambine di Riesi, per consentire a molti e molte di loro di tornare a giocare, a sorridere». Così si conclude il lungo appello «Ripartire, per esserci» lanciato dal Servizio cristiano a Riesi (Caltanissetta), opera diaconale valdese nata nel 1961 dalla visione del pastore Tullio Vinay, per cercare volontari e volontarie che trascorrano nei mesi di giugno e luglio del tempo con i bambini e bambine delle Scuole “Monte Degli Ulivi”.

«Al momento presso le nostre scuole sono iscritti 148 bambini e bambine divisi tra una scuola dell’infanzia (58) e una primaria (90) – ci racconta Gianluca Fiusco, direttore del Servizio cristiano a Riesi, raggiunto telefonicamente –. Poi abbiamo anche un micro-nido aziendale attivato quest’anno con 7 bambini piccoli; questa attività, iniziata lo scorso settembre in maniera del tutto sperimentale, si è estesa pian piano e ora stiamo attendendo che la Regione Sicilia ci formalizzi l’autorizzazione per poter ripartire dal prossimo autunno. 

I bambini e le donne hanno pagato il prezzo più alto di questa pandemia, a causa della narrazione scellerata che ne è stata fatta: è stato detto ai più piccoli che potevano contagiare i nonni, potevano farli morire, e così sono rimasti a casa per mesi, spesso comportandosi molto meglio di noi adulti e gestendo questo evento con una maturità eccezionale. Ma le ricadute psicologiche e psicofisiche di quello che è successo le stiamo già vedendo oggi e le vedremo a lungo termine: si tratta di un lutto che deve essere elaborato in tempi lunghi». 

Dal 20 maggio scorso, grazie alle disposizioni nazionali e regionali, è stato possibile riaprire le aree esterne delle scuole “Monte Degli Ulivi”. «Grazie al cielo, il Servizio Cristiano ha un grande giardino con area verde recintata – prosegue Fiusco –. Abbiamo così riaccolto in sede i bambini per gruppi, rispettando il distanziamento fisico necessario e l’uso di gel igienizzanti. I bambini non aspettavano altro che tornare a giocare: abbiamo assistito ad un’esplosione di vita, è stato bello vedere la loro energia e ascoltare i loro racconti. Questa al momento è la situazione e vorremmo continuare a garantire loro per l’estate la dimensione di incontro e gioco. La Didattica a distanza (Dad) è stata fatta e, come tutti gli altri bambini e bambine, anche i nostri sono stati massacrati da questa virtualità molto faticosa. Ora vorremmo che tornassero a scuola per fare i bambini, per giocare, perché di questo hanno bisogno: devono recuperare la loro infanzia per quanto sia possibile, perché sono stati costretti in poche settimane a diventare adulti e questo ad un bambino non dovrebbe mai essere chiesto».

A chi si rivolge l’appello? «L’invito è rivolto a chiunque abbia voglia di aiutarci ad accompagnare questi bambini nel gioco e nelle attività all’aperto insieme a noi. Inoltre vorremmo raccontare direttamente a chi arriverà cosa ha significato per un territorio come Riesi vivere questa emergenza sanitaria. Abbiamo vissuto in un isolamento a cui noi di fatto siamo abituati: i trasporti pubblici funzionano saltuariamente, i presidi medico-sanitari vanno scomparendo e i servizi sociali sono stati ridotti al lumicino. Riesi è una delle tante aree interne del nostro paese che il Governo centrale ha espulso dalla sua attenzione, la pandemia ha solo allargato delle distanze che già c’erano tra diversi territori del nostro paese. Quello che vogliamo provare a fare è ricollegare le vite dei bambini di Riesi ad altre esperienze che possono giungere con i volontari che avessero voglia di passare un po’ di tempo qui con noi».

I volontari e le volontarie saranno ospiti del Servizio Cristiano. Per informazioni: info@serviziocristiano.org