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Giorno dopo giorno… chine e colori di Valerio Papini

La fondazione Centro Culturale Valdese espone fino al 27 settembre la mostra delle opere di Valerio Papini, voce storica della trasmissione Culto Evangelico su Radio1. Papini, scomparso due anni fa, aveva però anche uno spiccato talento artistico che lo aveva portato a varie collaborazioni come grafico. 
Ha realizzato le copertine per numerosi libri della Casa editrice Claudiana, ha curato la grafica e l’impaginazione della rivista Gioventù Evangelica, ha creato anche il logo di G.E. e del Sistema Museale Eco-storico delle Valli valdesi.

La mostra «Giorno dopo giorno… chine e colori di Valerio Papini», è curata da Gabriella Peyrot. Espone molte delle opere di Papini (disegni a china, dipinti, sculture) fino ad ora mai mostrate al grande pubblico.

«Ho conosciuto Valerio Papini a Roma  all’inizio degli anni ‘60 – racconta Gabriella Peyrot – Abitava in una di quelle tipiche case di artisti nel centro di Roma, a pochi passi di via Margutta.

Allora tutto faceva pensare che la sua scelta di vita sarebbe stata quella del pittore. In realtà Valerio era un forte credente, quindi le sue scelte di vita si legarono all’impegno nella chiesa valdese. La grafica e il disegno, però, lo hanno sempre accompagnato. Nessuno ha mai conosciuto la sua produzione artistica, perché i suoi quadri sono sempre e solo rimasti a decorazione della sua casa».

La mostra è stata composta dopo un grande opera di visione e scelta nell’ampia produzione di lavori di Papini, che tra i temi preferiti amava riprodurre gli uccelli, la montagna, la natura.

Gabriella racconta com’è nata l’idea della mostra: «Quando due anni fa Valerio è mancato, I famigliari mi hanno chiesto se volevo occuparmi di pensare ad una mostra delle sue opere. Sono andata a Roma e ho cominciato a curiosare nelle sue produzioni, trovando una decina di scatole, divise per anni, con dentro una quantità immensa di piccoli disegni, migliaia e migliaia. Piccoli foglietti di 11 x 15 cm, tutti uguali, pieni di disegni di vario tipo dedicati alle sue attività quotidiane, lavorative o di svago e di piacere, quasi fosse un suo diario personale. Mi sono resa conto che questi foglietti erano davvero la parte più significativa della personalità di Valerio, raccontavano molto di lui. Era una persona molto discreta, non ha mai voluto esibire più di tanto queste sue grandi capacità creative. Siamo riusciti a mettere insieme una trentina di quadri con otto pezzi di questi piccoli disegni, raccolti in vario modo. Molti erano già raccontati da Valerio, come se fossero una storia, altri invece li abbiamo riuniti per temi».

La mostra era già stata esposta lo scorso anno a Roma nei locali della chiesa di piazza Cavour, ora rimarrà al Centro Culturale Valdese di Torre Pellice fino al 27 settembre.

Si prega di annunciare alla segreteria del Centro o a bookshop@fondazionevaldese.org la propria visita per permettere al personale di scaglionare gli ingressi.