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Un Amico si riconosce sempre!

Nel numero del settimanale appena uscito, Riforma dedica alcune pagine speciali ai 150 anni de L’Amico dei fanciulli. La storica rivista per bambini, oggi edita da Edizioni Protestanti, ha raggiunto infatti proprio nel mese di maggio un traguardo importante, un secolo e mezzo di vita (lo avevamo ricordato qui). Molte cose sono cambiate dai suoi esordi a Firenze nel 1870 come pubblicazione interdenominazionale della Claudiana. All’epoca si chiamava “Società per le pubblicazioni evangeliche in Italia” ed era fortemente influenzata dai sostenitori inglesi e statunitensi, grazie ai quali sia la casa editrice sia (di conseguenza) il giornalino poterono attingere, almeno fino alla fine del secolo, a un vasto repertorio di racconti edificanti, tra cui veri e propri best seller come l’inglese Jessica’s First Prayer, pubblicato sia in volume sia a puntate sul giornalino, ma anche preziose incisioni e generosi finanziamenti.

Nel corso del Novecento il giornalino, perso man mano l’apporto estero, diventò realmente quello che era stato alla nascita, “il giornalino delle scuole domenicali”, dicitura che dopo appena un paio d’anni era stata tolta dal sottotitolo, forse per dare la possibilità di una maggiore diffusione, anche al di fuori dell’ambito protestante – cosa che in effetti era avvenuta, per alcuni decenni, anche all’interno di scuole e parrocchie cattoliche, e parliamo di anni in cui le comunità protestanti erano fortemente e anche violentemente osteggiate.

Con le direzioni di Selma Longo, e poi di Berta Subilia, che sommate coprono 62 anni di storia, il giornalino intreccia una rete di collaborazioni e partecipazioni con le scuole domenicali e i singoli lettori, che trovano, nelle 16 pagine del mensile, uno spazio fisicamente sempre più piccolo con il passare dei decenni, ma idealmente sempre più grande. Se inizialmente la partecipazione dei lettori era limitata ai “concorsi biblici”, di cui venivano pubblicati i nomi e le provenienze dei vincitori (con molte belle sorprese in chi li legge oggi, e scopre nuclei evangelici dove oggi non ce ne sono più, o nomi di nonni e bisnonni), nel corso del Novecento si fanno spazio racconti, disegni, poesie, piccoli resoconti della vita delle scuole domenicali sparse in tutta Italia, da Prali a Riesi.

Con la creazione nel 1989 di un gruppo di redazione nella zona di Milano, guidato da Floriana Bleynat, e un nuovo e più moderno progetto editoriale, si concretizza l’idea di un giornalino “bmv”, battista, metodista e valdese, dimensione che si rafforza con il passaggio della pubblicazione, per lunghi anni “indipendente” (infatti riferiva sul proprio operato direttamente al Sinodo), all’interno di Edizioni protestanti. Il giornalino chiude così, in un certo senso, il cerchio: nato come pubblicazione interdenominazionale, lo è ancora oggi, arricchendosi ulteriormente in questo senso, negli ultimissimi anni, grazie alla collaborazione con la rivista La Scuola Domenicale del Servizio Istruzione ed Educazione della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.

Qui potete scaricare il pdf delle pagine dedicate al giornalino, dove trovate alcuni “classici” come i racconti e i giochi biblici, le ricette e le segnalazioni di libri, ma anche un articolo scritto appositamente dal pastore Alessandro Spanu in occasione del doppio anniversario di Gianni Rodari (1920-1980) e una storia “d’altri tempi” con la testimonianza di un gruppo di ragazzini in tempo di guerra. A illustrare il dossier, i disegni di alcune fra le firme più amate degli ultimi trent’anni.

Ricordiamo ancora: la pagina Facebook de L’Amico dei fanciulli dove trovare notizie, spunti e aggiornamenti; l’ultimo numero, uscito a marzo e scaricabile qui in pdf.