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Oggi la luna illumina il Vesak

Con una lettera spedita ieri il segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (Cec) Ioan Sauca ha inviato i saluti di pace e di gioia del Cec ai fratelli buddhisti per il Vesak, festa attraverso la quale, oggi 7 maggio, i buddhisti ricordano la nascita e l’illuminazione del Buddha. 

«Che questo momento di festa possa essere benedetto per le vostre famiglie e le vostre comunità», ha scritto Sauca nella lettera mettendo al centro il ruolo delle comunità di fede al tempo della pandemia: «Stiamo attraversando una situazione che non ha mai avuto precedenti nella storia». 

Le dimensioni di questa tragedia umana e di crisi economica, si legge, possono essere avvertite «nella realtà quotidiana per la perdita di familiari, per l’impossibilità di poter assistere i propri cari o di ottenere un commiato per l’ultimo saluto al funerale o per le sofferenze provocate dalla mancanza di cibo o di elementari mezzi di sostentamento – riflette Sauca –. Tragicamente l’escalation della pandemia ha prodotto anche un’escalation del pregiudizio, in diverse zone del mondo».

Un tempo come questo «chiede a tutte le persone di fede e di buona volontà di unirsi per dire no a qualsiasi forma di odio, e siamo chiamati a farlo attingendo dalle nostre rispettive tradizioni spirituali. Incoraggiamo – esorta Sauca – le nostre comunità a raddoppiare gli sforzi per diffondere l’amore sia nei pensieri sia nelle azioni e ad aprire nuove possibilità di guarigione e di speranza per tutti», ha concluso Sauca.

Le festività buddhiste sono numerose e si differenziano tra le varie scuole e tradizioni: «tutti i centri aderenti all’Unione buddhista italiana Ub(insieme ad altri centri buddhisti italiani) celebrano però insieme la festa del Vesak che ricorda 3 momenti fondamentali della vita del Buddha: la nascita, l’illuminazione e la morte», ricorda il sito dell’Ubi. 

La festa, che convenzionalmente si festeggia l’ultimo fine settimana di maggio, è l’unica buddhista ufficialmente riconosciuta dallo Stato italiano con l’Intesa stipulata l’11 dicembre 2012.

Il calendario buddhista è lunare, e quindi i giorni delle festività cambiano ogni anno rispetto al nostro calendario solare, seguendo le fasi dei pleniluni e noviluni. In generale, i giorni della luna piena e della luna nuova sono giorni «sacri», nella pratica intensiva.

Il 17 marzo 2020 l’Unione Buddhista Italiana ha stanziato 3 milioni di euro per fronteggiare l’emergenza Coronavirus e «ripagare la fiducia che gli italiani hanno dimostrato con il loro 8 per mille»: 1,5 milioni sono stati subito erogati alla Protezione Civile e 1,5 milioni sono stati destinati a un fondo per sostenere le attività post epidemia a favore dei più deboli.