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Fedele è Dio!

Signore, ricordati del tuo patto con noi; non annullarlo!
Geremia 14, 21

Fedele è Dio dal quale siete stati chiamati alla comunione del Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro
I Corinzi 1, 9

L’apostolo Paolo parla ai Corinzi e anche a noi della fedeltà di Dio. Questo, certo, non ci esime dall’interrogarci sulla nostra fedeltà. E lo faremo con serietà e senza sconti. Ma si tratterà pur sempre della conseguenza della fedeltà di Dio.

Fedele è Dio! Non che non lo sapessimo. Lo abbiamo udito e proclamato tante volte. Ma mai ci era stato detto con una perentorietà tale da sacrificare il buon ordine di una frase che vorrebbe Dio, il soggetto, al primo posto, e l’aggettivo fedele al secondo posto. Dio resta fedele al suo legame con l’umanità nonostante i nostri innumerevoli tradimenti. Malgrado tutto!

E quindi questa fedeltà di Dio porta con sé già il perdono. O forse dovremmo dire che a noi è dato di conoscere la fedeltà di Dio proprio nell’incontro con il suo perdono. Mentre noi eravamo ancora dei traditori Dio ci ha perdonati mediante la morte del Figlio suo (cfr. Romani 5, 10). Gesù Cristo è l’agente del perdono di Dio che sulla croce ha vinto l’infedeltà umana con la sua fedeltà. È la fedeltà di Dio in Cristo che ci introduce alla nostra fedeltà a Dio. E come la fedeltà di Dio non riguarda soltanto il suo comportamento, ma concerne l’Essere stesso di Dio, così anche noi siamo chiamati ad una fedeltà che coinvolga l’intero nostro essere. Fedeltà che, al suo stato embrionale, è innanzitutto fiducia. Prima che assuma caratteri maturi, la nostra fedeltà deve compiere il lungo peregrinare della fiducia. 

Enzo Bianchi, il fondatore della Comunità monastica di Bose, nel suo libro Fede e Fiducia dichiara «Chi dice “Credo in Dio” non proclama innanzitutto di aderire a delle verità, a dei dogmi…, ma confessa con un atto personalissimo: Io ho fiducia nel Signore, aderisco a lui […] e spero in lui. (Is 8, 17; CEI)». Affidiamoci dunque alla fedeltà di Dio per diventare noi stessi/e fedeli. Impariamo ad avere fiducia in Dio. A costruire e ad alimentare il contatto con Dio.