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Pacchi alimentari oltre il virus

Sono ormai molti anni che i “pacchi alimentari sono una tradizione consolidata all’interno delle chiese valdesi. In questo caso vi raccontiamo dell’esperienza del Primo circuito in questo momento di difficoltà.

Ogni chiesa una volta al mese si occupa di preparare degli scatoloni con generi di prima necessità, portati dai membri di chiesa oppure acquistati alla bisogna con dei fondi dedicati a questo tipo di attività. Ovviamente le chiese numericamente più piccole hanno meno “lavoro” in quanto le richieste sono decisamente più limitate mentre le chiese più numerose si devono occupare di molti pacchi. Torre Pellice con circa 70 scatole di cibo preparate ogni mese è di gran lunga la chiesa più “interessata” da questa iniziativa che in tempi di Coronavirus assume un valore ancora più importante in quanto proprio le fasce più deboli della popolazione, quelle più in difficoltà, hanno visto aumentare ancora i loro problemi.

«A fine marzo dovevamo consegnare i nostri pacchi – ci ha spiegato il pastore di Torre Pellice Michel Charbonnier – ma viste le numerose circolari che nel mese si sono susseguiti siamo rimasti disorientati da quella a ridosso della data fissata per il confezionamento dei pacchi e quindi abbiamo rinunciato all’operazione anche perchè il Banco alimentare da cui ci riforniamo abitualmente non effettuava consegne, nonostante avessimo predisposto una serie di misure per lavorare e consegnare in completa sicurezza e rispetto delle normative». Dopo alcuni giorni però si è manifestata una soluzione. «Grazie alle riserve che fortunatamente avevamo e all’acquisto dei generi alimentari mancanti siamo riusciti a inizio aprile a consegnare, sebbene un pò in ritardo, gli aiuti alle persone che solitamente vengono da noi a ritirare i pacchi». La chiesa valdese di Torre Pellice ha trovato quindi due “alleati” che hanno facilitato le operazioni. «Grazie al coordinamento dell’amministrazione di Torre Pellice e alla Croce Rossa (sempre di Torre Pellice) che materialmente si è impegnata nella consegna (essendo formata per questo tipo di lavoro) i pacchi sono arrivati nelle case di 70 famiglie» conclude Charbonnier. 

Anche per il mese prossimo la chiesa di Torre Pellice è pronta, grazie anche alla collaborazione dell’ente pubblico e della Croce Rossa, a offrire ai più bisognosi un sostegno fondamentale in tempo di Coronavirus, con la speranza che la situazioni vada verso la normalità. 

Foto tratta dalla pagina facebook della chiesa evangelica valdese di Torre Pellice