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Autismo e Asperger: più consapevolezza

Oggi, giovedì 2 aprile, si celebra la XIII Giornata Mondiale della consapevolezza sull’autismo – Waad, World Autism Awareness Day –, istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’Onu, per richiamare l’attenzione di tutti sui diritti delle persone con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie.

«Oggi come ogni anno nel mondo ci si ricorda che una persona su cento, in media, nasce con un cervello collocabile in un punto della variegata galassia degli autismi. È certo che è la prima volta negli ultimi 13 anni che l’umanità intera è forzatamente costretta a provare l’esperienza di sentirsi fuori dalla consuetudine […]» per via del coronavirus (e immediatamente il pensiero va a tutte le famiglie oggi in quarantena impegnate ad accudire i propri figli), ricorda con un bell’editoriale uscito oggi sul sito pernoiautistici.com (l’autismo raccontato da chi lo vive) il giornalista e fine intellettuale, Gianluca Nicoletti, noto autore di programmi radiofonici come «Melog», ma soprattutto papà di Tommy, il figlio con la sindrome dello spettro autistico al quale Nicoletti dedica la sua intera vita, sia fuori sia dentro l’impegno professionale. 

Il sito IlSole24Ore (la testata per la quale lavora il giornalista), oggi infatti proporrà per tutta la giornata il film «Tommy e gli altri», realizzato nel 2017 dal conduttore di Radio 24 e da Massimiliano Sbrolla, per portare alla luce storie di isolamento degli autistici adulti denunciando le loro condizioni personali e il loro diritto a una vita sociale.

Il film, ricorda l’autore «è un viaggio per tutta l’Italia per conoscere le vite di altri giovani autistici, che una volta maggiorenni vengono abbandonati dalle istituzioni e dei loro genitori, che vivono quotidianamente l’angosciante domanda che non ha risposte: “che sarà di mio figlio quando io non sarò più accanto a lui?”».

L’autismo, ricorda il sito del ministero della salute «rientra in quelli che vengono definiti “disturbi pervasivi dello sviluppo”, un insieme di disturbi complessi comprendenti, tra gli altri, la sindrome di Asperger (ormai noto è l’esempio della giovane attivista ambientalista, Greta Thumberg, alla quale è stata riscontrata la sindrome, ndr), il disturbo pervasivo dello sviluppo non altrimenti specificato (complessivamente definiti come disturbi dello spettro autistico), che possono manifestarsi con gradi variabili di gravità. 

Si tratta di disturbi che dipendono da un alterato sviluppo del cervello. Chi ne è colpito presenta problemi di interazioni sociali, problemi di comunicazione (verbale e non) e comportamenti ripetitivi. Possono essere inoltre presenti disabilità intellettiva, alterazioni della coordinazione motoria. I problemi compaiono già nella prima infanzia, cioè intorno al 2°-3° anno di vita e persistono per tutta la vita. Fondamentale la presa in carico tempestiva del soggetto, intervenendo per esempio con qualche forma di terapia comportamentale. Non esistono cure definitive, ma sono disponibili trattamenti che possono essere d’aiuto. Questa condizione, la cui diffusione è in aumento, secondo recenti stime americane, interessa un soggetto su 88, con i maschi colpiti 4-5 volte più di frequentemente rispetto alle femmine. In Europa la diffusione varia da paese a paese: si passa da una prevalenza di 1 su 160 in Danimarca, a una prevalenza di 1 su 86 in Gran Bretagna. Secondo i dati dell’Osservatorio Nazionale per il monitoraggio dei disturbi dello spettro autistico, in Italia 1 bambino su 77 (età 7-9 anni) presenta un disturbo dello spettro autistico».

Tra le iniziative attive e da segnalare, c’è certamente quella nata da un gruppo di giovani con sindrome e non: l’Asperger film festival (Asff), iniziativa alla quale la rivista legata al mondo protestante (evangelico) e delle comunità di base, Confronti, collabora sin dai primi esordi 

Si tratta di un vero e proprio Festival cinematografico, curato da persone che si riconoscono nella condizione autistica, organizzato dall’associazione Not Equal in collaborazione con Fondazione Maxxi, con il sostegno e il contributo della Regione Lazio e di Mibac e Siae nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per le Scuole. 

«Non ci stancheremo mai di dirlo – affermano i promotori dell’Asff –, non è un festival sull’autismo o sulla disabilità in generale, ma un festival cinematografico a tutti gli effetti, fatto da persone che considerano la diversità, qualunque diversità, un valore e non qualcosa di cui aver paura».

Oggi in Italia e nel mondo sono previste tante attività e iniziative per celebrare la Giornata.