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Una dichiarazione ecumenica «per la vita»

È stata firmata ieri la storica dichiarazione pastorale promossa dal Consiglio ecumenico delle chiese (Cec), alla quale hanno aderito le organizzazioni ecumeniche mondiali, nella quale si affermano l’urgenza e la necessità «di restare uniti per proteggere la vita nel tempo della pandemia Covid-19». 

Per la prima volta il messaggio, unanimemente condiviso, sollecita sia l’intensificazione di preghiere, sia di azioni concrete a difesa della vita.

«Chiediamo alle persone di tutto il mondo – si legge nel testo – di dare la massima priorità a questa situazione e di aiutare, in tutti i modi possibili, gli sforzi collettivi per proteggere e difendere la vita», così esordisce la dichiarazione.

Per amore di Dio «è importante e urgente poter adeguare le nostre modalità di comunione e di fratellanza alle imposizioni dettate dalla pandemia al fine di evitare il rischio di diventare noi stessi, e le nostre comunità di fede, fonti di trasmissione virale piuttosto che mezzi di grazia», hanno affermato i leader ecumenici mondiali.

Ricordando che, «la fede nel Dio della vita obbliga a proteggere la vita» e a «dimostrare l’amore incondizionato a Dio, e ricevuto da Dio, in modi sicuri, pratici per alleviare le sofferenze; assicurandosi che le stesse chiese e i luoghi di culto e di ritrovo spirituali non diventino luoghi di trasmissione del virus».

I leader delle organizzazioni ecumeniche mondiali e regionali hanno poi ricordato che «il dover mantenere una distanza fisica tra le persone non è un isolamento spirituale» e hanno esortato «le chiese di tutto il mondo a mettersi al servizio del prossimo con formule nuove e proseguire l’assistenza e la cura» senza tentennamenti «ai più poveri, ai malati, agli emarginati, agli anziani e specialmente aiutando coloro che sono maggiormente a rischio» come gli immunodepressi «a causa di Covid-19».

I segretari generali delle varie aree di rappresentanza del Cec, hanno poi ricordato che «le persone in molte nazioni del mondo sono costrette a vivere dentro le loro case senza poter uscire, o quasi», ma che questo «non vuol dire non poter condividere una profonda solidarietà spirituale, reciproca, possibile in virtù del nostro battesimo nell’unico Corpo di Cristo».

La dichiarazione, infine, suggerisce di pregare nelle proprie case e di ringraziare Dio per la forza che dona, come la possibilità di guarigione e il coraggio che riesce a infondere: «Possiamo mostrare il nostro amore per Dio e per il prossimo – si legge ancora – anche senza poterci riunire di persona per celebrare il culto. Molte congregazioni possono condividere le loro riunioni online. Membri e pastori possono rimanere in contatto tra loro e fornire assistenza pastorale attraverso il telefono».

La nuova pandemia di coronavirus ha raggiunto tutte le regioni del pianeta: «Oggi imperversano sentimenti di paura e di panico, di dolore e di sofferenza; serpeggiano dubbi e si diffondono disinformazioni sia sul virus sia sulla risposta all’emergenza che siamo chiamati a vivere come cristiani. Tuttavia, in mezzo alle tante storie di sofferenza di questa tragedia, ci sono anche tante storie di gentilezza, di amore, di solidarietà, di pace e di condivisione della speranza».

I segretari generali hanno infine esortato tutti a sostenere le persone più vulnerabili del mondo.

«Nel mezzo di questa grave crisi – hanno detto i leader religiosi–, è necessario intensificare le preghiere per coloro che stanno gestendo politicamente, economicamente, socialmente e al livello sanitario questa difficile situazione; esortiamoli, dunque, a dare la priorità massima alle persone che vivono in povertà, agli emarginati, ai rifugiati, ai malati che vivono in mezzo a noi».

Il testo completo è disponibile qui.

Le firme: 

Rev. Dr Olav Fykse Tveit, General Secretary, World Council of Churches
Dr Souraya Bechealany, General Secretary, Middle East Council of Churches
Rev. James Bhagwan, General Secretary, Pacific Conference of Churches
Dr Mathews George Chunakara, General Secretary, Christian Conference of Asia
Gerard Granado – General Secretary, Caribbean Conference of Churches
Rev. Dr Fidon Mwombeki, General Secretary, All Africa Conference of Churches
Pastor Peter Noteboom, General Secretary, Canadian Council of Churches
Dr. Jørgen Skov Sørensen, General Secretary, Conference of European Churches
Jim Winkler, General Secretary, National Council of the Churches of Christ in the USA