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A Ramallah un nuovo centro di formazione della Flm

Domenica 1 marzo il vescovo Sani Ibrahim Azar della Chiesa evangelica luterana in Giordania e in Terra Santa (Ecjhl), e Sieglinde Weinbrenner, rappresentante della Flm a Gerusalemme, hanno firmato un protocollo d’intesa per convertire la School of Hope in un nuovo centro di formazione professionale della Federazione luterana mondiale (Flm) a Ramallah, in Palestina.

Il vecchio edificio della School of Hope è rimasto vuoto da quando, tre anni fa, la Ecjhl si era trasferita in una nuova sede. 

Finora, il centro di formazione professionale della Flm ha operato in diverse sedi sparse per Ramallah, che non erano facilmente accessibili alle persone con esigenze particolari. La Flm non è riuscita a realizzare i necessari ammodernamenti per rendere le sedi più accessibili, in quanto i locali erano affittati su base commerciale.

Sieglinde Weinbrenner ha espresso la speranza che, grazie alla nuova sede, sarà possibile centralizzare e ampliare i servizi offerti dalla Flm. «La conversione della vecchia School of Hope in un centro di formazione professionale innovativo e inclusivo costituirà una spinta significativa al programma e alle sue capacità di avere un impatto maggiore in tutta la Palestina», ha dichiarato Weinbrenner. È previsto che il centro di formazione professionale si sposti completamente nei nuovi locali entro la fine del 2020, per essere poi operativo nel 2021.

La formazione professionale è una delle attività chiave del programma che la Flm svolge in quell’area. La popolazione palestinese è una delle più giovani al mondo, ma il sistema educativo lascia molti giovani senza una formazione adeguata per un lavoro ben retribuito. I centri di formazione professionale si rivolgono ai giovani palestinesi con opportunità limitate a causa di precarietà economica, sociale e disabilità. Il centro di Ramallah si rivolge specificamente ai giovani della Cisgiordania.

Nell’ultimo decennio, la Flm ha lavorato per aumentare nel programma di formazione il numero di studentesse e laureate. Ciò è andato di pari passo con gli sforzi per aumentare il numero di professioni accessibili alle donne nel mercato locale. L’approccio della Flm a valorizzare la differenza di genere sarà ulteriormente rafforzato tra il 2019 e il 2024: in particolare la Flm Gerusalemme mira a raggiungere altre 1.700 giovani donne e consentire loro di accedere a un lavoro ben retribuito.

I centri di formazione professionale della Flm a Beit Hanina e Ramallah vedono la partecipazione di 2.816 giovani della Cisgiordania, di Gaza e di Gerusalemme est. Nel 2018, la maggior parte dei laureati – 93% – aveva un lavoro autonomo sei mesi dopo aver terminato la propria formazione, rispetto a un tasso di occupazione del 56% tra tutti i giovani della Palestina.

 

Nella foto: Il vescovo Ibrahim Azar della Ecjhl e Sieglinde Weinbrenner, rappresentante della Flm