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La Messa cattolica nella cattedrale riformata di Ginevra rinviata al 30 maggio

Riprendendo le parole del pastore e redattore della Radio Televisione Svizzera (Rsi) e del giornale Voce Evangelica Paolo Tognina «Questa messa non s’ha da fare»

Ci si è messo anche il Coronavirus a obbligare l’annullamento e il rinvio della prima messa cattolica nella cattedrale riformata di Ginevra a 500 anni dall’ultima volta.

Era l’agosto del 1535 quando la messa venne abolita in città e Ginevra divenne la capitale del calvinismo, la “Roma protestante”.

L’idea è nata a seguito di una cerimonia ecumenica ed è frutto di un lungo dibattito all’interno della comunità protestante della cattedrale di Saint-Pierre. Il consiglio di chiesa ha votato a favore e da allora è partito l’iter che doveva portare il 29 febbraio alla messa cattolica ospitata nella cattedrale protestante.

Ma il diffondersi del virus Covid-19 anche in terra elvetica ha costretto le autorità statali a emanare una serie di direttive, sul modello di quanto sta accadendo nelle regioni del nord Italia, e a proibire gli assembramenti superiori alle 1000 persone: vista l’altissima affluenza prevista nella grande chiesa (1550 persone attese) la scelta è stata obbligata. La nuova data scelta è il 30 maggio, primo sabato di Pentecoste, data simbolica.

 

Foto di Jean-Christophe BENOIST , la navata centrale della cattedrale