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Difficile garantire cure sanitarie ai bambini palestinesi

Assistenza sanitaria insufficiente, accesso limitato a cure specializzate, controlli di sicurezza che ritardano il trattamento o ostacolano l’accompagnamento di un genitore: sono alcune delle sfide che i bambini palestinesi affrontano per accedere ai servizi sanitari.

In un evento a latere della 43a sessione del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, che si tiene a Ginevra dal 24 febbraio al 20 marzo, la Federazione luterana mondiale (Flm), insieme a Medici del mondo (Mdm) e alla Ong Medici per i diritti umani in Israele (PHRI), ha lanciato l’allarme sulla necessità di garantire l’assistenza sanitaria ai bambini di Gaza.

L’accesso all’assistenza sanitaria a Gaza e nei territori palestinesi è estremamente difficile, afferma il coordinatore di Medici del mondo a Gerusalemme. L’organizzazione mondiale è tra l’altro specializzata nella salute materna e infantile. Secondo le statistiche dell’organizzazione, il sistema sanitario di Gaza versa in uno stato di miseria: solo il 40% degli stipendi del personale viene pagato, il 52% dei farmaci vitali è costantemente esaurito. I medici qualificati sono rari e oberati di lavoro, l’ospedale opera in gran parte con personale volontario.

Secondo Mdm, vi è un forte bisogno di rinviare le cure al di fuori di Gaza. Nel 2019, il numero di pazienti indirizzati fuori Gaza è stato di 16.000, con un aumento del 30%. Un paziente su quattro è un bambino che necessita di cure specialistiche, come ad esempio patologie cardiache o cancro. Dopo aver ottenuto i documenti necessari per il trattamento, i controlli di sicurezza e i permessi per lasciare effettivamente Gaza e andare a Gerusalemme tendono a ritardare il trattamento, con una media di 3 mesi tra il rinvio e l’inizio del trattamento.

Il caso di una bambina di 3 anni ha fatto notizia a livello internazionale: alla madre non era stato permesso di viaggiare e addirittura la bambina malata era stata classificata dalle autorità israeliane un rischio per la sicurezza. Il trattamento è stato ritardato di sei mesi.

La questione critica spesso non è solo il permesso di viaggio per un bambino malato, a volte in età infantile, ma anche per il genitore che lo accompagna. Nel 2017, solo il 44% delle domande è stato approvato. Dopo il patrocinio internazionale e l’introduzione di un’autorizzazione speciale, quel numero è salito al 79%. Ancora oggi, in un caso su cinque, il controllo di sicurezza israeliano non consente ai genitori di stare con i propri figli quando si sottopongono a radiazioni, chemioterapia o interventi chirurgici importanti.

La separazione dai genitori durante un periodo così critico è traumatizzante per i bambini: i bambini in allattamento devono essere bruscamente svezzati per viaggiare con un altro parente, i bambini più grandi reagiscono con ansia, rifiutano di mangiare, di parlare o di curarsi. I bambini che sono accompagnati da un genitore, al contrario, hanno maggiori possibilità di guarigione. 

Insieme a Medici del mondo e Medici per i diritti umani in Israele, la Flm farà una dichiarazione al Consiglio per i diritti umani, invitando la comunità internazionale a garantire che: tutti i bambini con diagnosi di cancro ricevano cure senza attese; una volta diagnosticato un tumore, il bambino ottenga un permesso per un periodo iniziale di un anno per il trattamento attivo e un adeguato follow-up; tutti i bambini inviati per cure mediche al di fuori di Gaza siano accompagnati da almeno un genitore.

Da 70 anni, la Flm gestisce l’Ospedale Augusta Victoria sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme est. L’Augusta Victoria fa parte dell’East Hospital Network, sei centri medici specializzati che consentono ai palestinesi della Cisgiordania e di Gaza di accedere ai servizi sanitari altrimenti non disponibili. Specializzato in oncologia, nefrologia e diabete, l’Augusta Victoria copre un gap nel sistema sanitario palestinese. Il 30% dei malati di cancro accolti all’AVH proviene da Gaza. Ogni anno, l’ospedale riceve tra 80 e 90 nuovi casi di bambini malati di cancro.

Photo: Atta Jabr