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Lutero vuole divinizzare l’uomo?

 

Il rapporto tra Umanesimo e Riforma – ha scritto recentemente uno dei più noti filosofi italiani, Massimo Cacciari – non è ancora ben chiaro. La celebrazione del V centenario della Riforma protestante ha in effetti in molti casi soltanto rievocato le dottrine a partire da visioni tradizionali, protestanti o cattoliche. Ebbene il libro di cui ci occupiamo può forse modificare questo giudizio, a costo di entrare direttamente nella teologia e non passarvi accanto credendo di sapere già tutto. 

Nel Medioevo spicca – tra altre cose – la Mistica. Lutero se ne serve, o è egli stesso un “mistico”? Già un libro precedente della stessa serie era stato dedicato alla questione. In questo*, altri precisi elementi si aggiungono. Non posso, per ragioni di spazio, soffermarmi sui singoli contributi (ne dò l’elenco a parte). Tutti i giocatori nella partita hanno giocato bene. Gli studi hanno tutti carattere di grande interesse. Alcuni contengono ampie citazioni di scritti luterani in italiano (fonti, delle quali forse si sarebbe potuto dare un elenco in fondo al volume). Mi è stato chiesto un giudizio teologico. Eseguo prendendone i rischi. Preciso che mi tengo a un giudizio globale, sorvolando sui contributi. 

Intanto diciamo che in tutte le questioni serie contano anche le sottigliezze, che non sempre dilettano anche il grande pubblico. Lutero (e con lui la Riforma protestante) appartiene certamente al grande flusso che parte dalle Scritture e i Concili da un lato, e dalla filosofia antica dall’altro. Niente di strano in questo (a parte la ragguardevole competenza richiesta per affermarlo con cognizione di causa). Nello stesso tempo il Cinquecento implica una rottura, in particolare, sul piano affettivo e intellettuale. Illegittima? Necessaria? Ricuperabile? Da chi “ricuperabile”? O già in se stessa tale rottura consisteva nel ricuperare elementi quasi cancellati riportandoli in primo piano?

Lutero e la Theosis: La Theosis (da theos = dio in greco, da cui theosis = divinizzazione) è elemento basilare dell’Ortodossia, quella parte della Chiesa che si collega alle origini e alle formule dei grandi scrittori cristiani di lingua greca (Grecia, Anatolia, Russia). C’è forse affinità con Lutero? Certamente questo elemento, Theosis, c’è in Lutero. Qui sta però il nodo cui il libro dedica grande attenzione. Theosis significa, se posso riassumere con parole mie, “forte partecipazione del credente alla realtà che Dio gli destina”. Ma tutto sta a vedere quali molteplici significati possa avere tale formula. Tutto sta nel mettere o togliere le virgolette quando si descrive la divinizzazione – o la “divinizzazione” – dell’uomo. Si tratta di argomento cattolico e protestante che non è lecito sminuire in nessun modo. La Theosis è uno dei modi importanti di esprimere il contenuto dell’“evangelo”. Alcuni contributi danno rilievo al concetto di “relazione” in rapporto alla theosis. E inevitabilmente passano alla cristologia.

Dipende da come si considera il credente. Vogliamo indorarlo? Incensarlo? Lutero usa il concetto in funzione – perché no? – rassicurante: la “certezza” della persona. La certezza che «sta in noi e fuori di noi», come egli dice con efficace paradosso. Ma ciò non basta: è la certezza di un nuovo soggetto quella che conta. Il libro costituisce quindi un apporto rilevante su una questione di grande portata religiosa e politica. Lo studio del rapporto tra Umanesimo e Riforma può trovare qui una piattaforma da cui tuffarsi nella realtà umana.  

Lutero e la Theosis: la divinizzazione dell’uomo, a cura di Franco Buzzi, Dieter Kampen e Paolo Ricca (M. Lutero, Opere scelte; volume supplementare). Torino, Claudiana, 2019, pp. 264.

Contenuto e autori dei capitoli:

Introduzione al Tema (Dieter Kampen)

1. In ipsa fide Christus adest (Tuomo Mannermaa)

2. Lutero e la Theosis? (Paolo Ricca) 

3. Il Dio che dona: nuove prospettive sulla «Theosis» In Lutero (Bo Kristian Holm)

4. Rapporto tra fede e amore. Aspetto fondamentale della Théosis in Lutero (Michele Cassese) 

5. Malintesi sulla visione della Theosis di Lutero (Olli-Pekka Vainio) 

6. Il Concetto di Theosis nelle Wochenpredigten über Johannes 6(Dieter Kampen) 

 

Foto: casa e museo di Lutero a Wittenberg