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Ricordare la storia per aprirsi al futuro

 

La Federazione Luterana Mondiale (Lwf) e il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani (Pcpcu) hanno tenuto la loro riunione annuale congiunta la scorsa settimana a Ginevra alla presenza fra gli altri del segretario generale della Lwf, pastore Martin Junge e del presidente del Pcpcu il cardinale Kurt Koch.

Durante l’incontro, luterani e cattolici hanno deciso di celebrare congiuntamente il 500° anniversario della scomunica di Lutero, avvenuta nel 1521, più precisamente il 3 gennaio, con la pubblicazione della bolla papale  Decet Romanum Pontificem per opera di papa Leone X.

Nello spirito dell’impegno di cattolici e luterani a continuare a spostarsi dal conflitto alla comunione, l’evento congiunto metterà a fuoco gli importanti sviluppi ecumenici degli ultimi anni. Descriverà come il viaggio ecumenico degli ultimi decenni ha permesso di relazionarsi a un momento doloroso della storia con un’apertura verso il dono dell’unità, per la quale luterani e cattolici continuano a pregare e lavorare.

L’evento si svolgerà a Roma e includerà un servizio liturgico. Per esprimere questa apertura ecumenica, avrà luogo il 25 giugno 2021, in previsione del 500° anniversario della Confessione di Augusta, che fu presentata proprio il 25 giugno, ma nel 1530. La Confessione augustana, redatta da Filippo Melantone in vista della dieta (riunione) della città di Augusta voluta dall’imperatore Carlo V allo scopo di tentare di “normalizzare” la dirompente questione protestante, contiene sostanzialmente l’esposizione dei primi principi fondamentali della nascente Riforma.

Parlando di questo piano comune, il segretario generale della Lwf Junge ha riflettuto: «La storia non può essere annullata. Tuttavia, come credenti, possiamo fare affidamento sui doni di comprensione, guarigione e riconciliazione per continuare a plasmare il rapporto tra cattolici e luterani. Ricorderemo gli eventi accaduti cinque secoli fa, eppure non rimarremo nel passato, ma abbracceremo il futuro in cui Dio continua a chiamarci».

Nelle sue riflessioni, il cardinale Koch ha dichiarato: «Non possiamo cancellare ciò che è successo, ma dobbiamo prestare attenzione, in modo che il peso del passato non renda impossibile il futuro. Quando, dopo 500 anni, guardiamo indietro alla Dieta di Worms e alla scomunica di Lutero, non lo facciamo per ritornare al conflitto sulla nostra strada per la comunione. Piuttosto, vogliamo continuare sulla strada della riconciliazione».

Dopo la grande ventata ecumenica, addirittura inattesa nelle proporzioni, del 2017, anniversario della Riforma avviata da Lutero, non si interrompe dunque la volontà di un percorso di reciproca comprensione.

Nelle loro riunioni annuali, Lwf e Pcpcu si aggiornano reciprocamente sui principali sviluppi, discutono del loro processo bilaterale e immaginano piani specifici per il lavoro congiunto.

 

Nella foto di S. Gallay, da sinistra a destra: padre Augustinus Sander (Pcpcu),  Martin Junge,  Kurt  Koch,  pastora Anne Burghardt,  consultente Lwf e il segretario Pcpcu, vescovo Brian Farrell