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Ungheria. Presidente emerito Unione avventista premiato per il suo lavoro con le minoranze

 Jenő Szigeti, presidente emerito dell’Unione avventista ungherese e storico della chiesa, ha ricevuto un importante riconoscimento per il suo lavoro nel campo dell’istruzione superiore e della pastorale, incentrato sulle minoranze. Il premio viene assegnato a individui e organizzazioni che si adoperano per elevare gli standard etici e si distinguno nel servizio a favore delle minoranze, delle persone discriminate o svantaggiate.

Nel suo intervento alla premiazione, il prof. Szigeti ha sottolineato che ogni essere umano è una minoranza perché tutti sono unici. «Il nucleo della nostra esistenza è capire e accettare gli altri» ha affermato.

Il vice ambasciatore di Svezia, insieme al vice ministro del governo ungherese, ha consegnato il riconoscimento assegnato dall’Associazione Wallenberg, durante la cerimonia tenuta presso la Federazione delle comunità ebraiche ungheresi (Mazsihisz) giovedì 16 gennaio.

Raoul Wallenberg era un diplomatico svedese che prestò servizio a Budapest nella Seconda guerra mondiale. È ricordato per aver salvato decine di migliaia di ebrei nell’Ungheria occupata dai nazisti. Il premio viene assegnato in suo onore per perpetuare i suoi ideali umanitari e il coraggio non violento.

Gli avventisti ungheresi, e in particolare il presidente, lavorarono con Wallenberg negli anni del conflitto per salvare più vite umane possibile, consegnando “passaporti protettivi”. Con loro vi era anche László Michnay, pastore avventista, che aiutò a nascondere gli ebrei nell’edificio centrale della chiesa a Budapest e in altri luoghi. I membri di chiesa contribuirono dando da mangiare ai rifugiati e portandoli in luoghi sicuri. Michnay è stato il primo ungherese ad essere nominato “Giusto tra le nazioni”, onorificenza conferita dallo Yad Vashem, il 5 maggio 1964.

Da Notizie Avventiste

 Foto: Unione avventista ungherese