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Sentinelle della memoria in Alsazia

Perché così tanti cimiteri israeliti profanati in Alsazia? Nel febbraio del 2019 è stato devastato quello di Quatzenheim, qualche mese dopo è stato oltraggiato quello di Westhoffen. Philippe Ichter, ex pastore protestante, attualmente attivo in Alsazia in ambito interreligioso, rifiuta di arrendersi. Anche se non si conoscono le ragioni di questo accanimento, ritiene che sia possibile fare opera di prevenzione.

Incaricato per il dialogo interreligioso e le relazioni con i culti in Alsazia, Ichter ha creato la rete delle Sentinelle della memoria. L’idea gli è venuta dopo Quatzenheim e il suo incontro con il presidente Emmanuel Macron.

«Nel Basso Reno ci sono 40 cimiteri ebraici e l’Alto Reno ne conta 20», spiega Ichter. «Risalgono ai tempi in cui gli ebrei erano numerosi nelle campagne. Questo ebraismo rurale è scomparso e sono ormai poche le persone che curano la manutenzione di questi cimiteri. Abbiamo quindi lanciato una rete di volontari che si occupano di vigilare su questi luoghi».

Il progetto è stato approvato all’unanimità dalle due assemblee dipartimentali alsaziane. Oggi una ventina di volontari vigilano su otto cimiteri nel Basso Reno e l’iniziativa si sta progressivamente avviando anche nell’Alto Reno.
Le sentinelle ricevono una formazione di base per svolgere il loro compito: quali regole osservare nei cimiteri, quando chiamare la gendarmeria. Inoltre viene loro proposto di intervenire nelle scuole per contribuire alla lotta contro l’antisemitismo e il razzismo.

«Un insegnante ha portato alcuni studenti a visitare un cimitero, invitandoli a posare una pietra sulla tombe. Più tardi si è unito alla nostra squadra di sentinelle», aggiunge Philippe Ichter, il quale conclude: «Questa rete mostrerà che la benevolenza può essere più forte dell’imbrattare le tombe con svastiche».

(fonte: http://veilleurdememoire.wifeo.com/; trad. it. G. M. Schmitt; adat. P. Tognina)