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Cambiare radicalmente la direzione della nostra vita

Quelli che si allontanano da te saranno iscritti nella polvere, perché hanno abbandonato il Signore, la sorgente delle acque vive
Geremia 17, 13

Gesù ha detto: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; ravvedetevi e credete al vangelo»
Marco 1, 15

Con questa frase Marco inizia la narrazione della predicazione di Gesù. Il tempo del Battista, il profeta, si è concluso con il suo arresto; ora il tempo è portato a compimento da Gesù, che completa il progetto di Dio predicando l’evangelo.

I suoi contemporanei hanno avuto il privilegio di ascoltare l’evangelo direttamente dalla bocca del Messia, e vedevano l’evangelo messo in pratica nelle sue opere. Noi oggi ascoltiamo l’evangelo indirettamente, attraverso la predicazione; e il regno di Dio si avvicina a noi quando porgiamo un orecchio attento all’annuncio che ci viene porto, e crediamo in questa buona novella.

Soffermiamoci però sull’espressione “ravvedetevi”: non si tratta di un semplice pentimento dei nostri peccati per continuare poi a vivere come prima. Ravvedersi significa cambiare mentalità, cambiare opinione, cambiare la propria condotta. Modificare radicalmente la direzione della nostra vita, impostandola tutta verso il regno che viene. 

Noi oggi abbiamo un grande bisogno di cambiare mentalità. Il nostro mondo sta andando rapidamente verso la rovina; il disastro ecologico lo sperimentiamo già con il clima impazzito, e sappiamo che vaste aree del mondo si stanno desertificando o vengono sommerse dall’innalzamento dei mari. Eppure i governanti ancora non riescono o non vogliono prendere provvedimenti seri; e anche quando ci provano, si trovano davanti le resistenze della popolazione. È quindi veramente necessario che ognuno e ognuna di noi cambi mentalità, cioè cambi stile di vita; è necessario saper sacrificare certe comodità che ci sembrano indispensabili. È solo se il movimento di cambiare stile di vita viene dal basso, da noi, che riusciremo ad ottenere risultati importanti. Prendiamo esempio dai giovani e giovanissimi, che non hanno paura di denunciare la pigrizia dei governi e di dare esempi di uno stile di vita diverso.