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Un Sinodo per i giornalisti

«Ponti, non muri» questo, in sintesi, è l’auspicio del Manifesto di Assisi promosso da tante associazioni del mondo laico e religioso e, tra queste, anche la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) e la Tavola valdese

Un lavoro di redazione durato molti mesi, coordinato da Roberto Natale, e messo in atto per aggiornare e integrare il Decalogo delle buone pratiche dell’informazione elaborato inizialmente dalla rivista San Francesco e dall’associazione Articolo 21, liberi di…  

Un volume, oggi disponibile in libreria,  edito da San Paolo e dal titolo La Carta di Assisi – Le parola non sono pietre che si è guadagnato quest’anno il primo posto nella classifica delle pubblicazioni religiose redatta da Rebeccalibri. 

«Quando le parole vengono utilizzate per realizzare “ponti” favoriscono l’accoglienza e il reciproco ascolto, dunque l’inclusione e la pace. Quando sono utilizzate per fomentare l’odio e l’intolleranza annientano le diversità e le differenze di ogni natura e colore», afferma Giuseppe Giulietti, il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi) presentando quello che sarà il primo Sinodo dei giornalisti previsto ad Assisi il 24, 25 e 26 gennaio e al quale prenderà parte anche la moderatora della Tavola valdese, Alessandra Trotta.

«La Carta di Assisi – prosegue Giulietti – è stata sottoscritta da credenti, diversamente credenti e non credenti e tra questi teologi, giornalisti, artisti, rappresentanti delle associazioni del volontariato e della società civile, donne e uomini che credono in un’informazione senza bavagli e rispettosa della dignità di ciascun essere umano, a cominciare dai più deboli, dai senza diritti, da quelli che anche papa Francesco ha definito “Scarti umani”».

Un «Manifesto» ispirato anche da una proposta avanzata nel 2015 (quella di far nascere una «Carta deontologica d’Assisi per un uso corretto delle parole in tema di pluralismo religioso») dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei) e dalla Tavola valdese in occasione del Terzo incontro del «Tavolo interreligioso per l’integrazione» tenutosi presso la Sala stampa del convento di Assisi (PG) il 18 e il 19 maggio; un Tavolo allora presieduto dall’on. Franca Biondelli, sottosegretario al Ministero del lavoro e delle politiche sociali, con delega all’integrazione.

«Un’alleanza – aveva osservato allora Giulietti al termine dell’incontro – fra quanti credono nell’accoglienza e nei principi della Costituzione». 

Oggi Giulietti ammonisce con più forza, «Il populismo estremo sparge parole di odio nel tentativo di catturare consensi, giocando sulle paure dei poveri, tentando di aizzare i penultimi contro gli ultimi, facendo credere che solo i muri potranno metterli in sicurezza e proteggerli dai “Barbari”. Peccato che ciascuno di noi, in qualsiasi momento della vita, potrà diventare “barbaro” o differente dai suoi vicini e, se non avrà costruito i ponti della solidarietà, si scoprirà vulnerabile, eliminabile, esposto alla ritorsione e alla vendetta, vittima delle parole e dei gesti di odio. Quando si può arrivare a mancare di rispetto ad una donna, come Liliana Segre, simbolo delle malvagità del Novecento – prosegue Giulietti -, significa davvero che siamo arrivati sull’orlo del precipizio e che, per citare Primo Levi: “Quello che è accaduto una volta, potrà riaccadere”».

Al Primo sinodo dei giornalisti che si terra nel Sacro Convento centinaia di donne e di uomini si ritroveranno per riflettere insieme come contrastare il linguaggio dell’odio partendo proprio dalle suggestioni della Carta di Assisi e del manifesto con un obiettivo importante: quello di farla adottare dal Parlamento europeo trasformandola in un piano d’azione capace di coinvolgere i media, la rete, le scuole, le università, le parrocchie, i centri civici e sociali, «senza esclusione alcuna».

«Un Manifesto assolutamente opportuno – ricordava in un’intervista su Riforma.it l’allora moderatore della Tavola valdese, il pastore Eugenio Bernardini –. Abbiamo visto quanto la “buona” e la “cattiva” informazione siano in grado di orientare l’opinione pubblica. Quello di Assisi è un manifesto importante – affermava Bernardini –, che tocca molti temi oggi imprescindibili e dà voce a chi è preoccupato e intende contrastare la deriva politica e sociale che sta imbarbarendo e impoverendo il nostro paese». 

Ricordando però che sarebbe stato necessario inserire nella «Carta» almeno un accenno a un tema dirimente e relativo alla  «corretta informazione religiosa, per porre fine alle troppe parole di odio che stanno contaminando il dibattito politico e “culturale” di questi ultimi anni, per far conoscere il pluralismo religioso e sensibilizzare l’opinione pubblica». 

Perché i fenomeni d’intolleranza sempre più frequenti, come l’odio di stampo religioso ed etnico «se non monitorati e affrontati seriamente – ribadiva ancora Bernardini –, continueranno a essere esibiti, o peggio perpetrati, in ogni ambito pubblico: dagli stadi italiani, alle scuole, alle pagine dei giornali, agli spazi pubblici, al web». 

Una mozione quella di Bernardini per far sì che si potesse inserire un accenno al pluralismo religioso accolta nella stesura finale del Manifesto. 

«Non si tratta infatti di una Carta deontologica, ma di un impegno a difendere la civile convivenza e la Costituzione che riconosce l’uguaglianza e i diritti di ciascun cittadino senza discriminazione alcuna», afferma oggi Giulietti.

Il programma provvisorio del primo Sinodo dei giornalisti prevede: 

Venerdì 24 gennaio

Ore 15.00 Salone papale:

Saluto introduzione di padre Mauro.

Saluti istituzionali di Andrea Martella, sottosegretario all’Editoria, Stefania Proietti, sindaca di Assisi, Raffaele Lorusso, segretario Fnsi, Guido D’Ubaldo, segretario Odg.

Coordina Elisa Marincola, portavoce di Articolo21.

Padre Enzo Fortunato (portavoce Sacro Convento) e Roberto Natale (coordinatore Comitato tecnico-scientifico Articolo 21), introducono il percorso promosso per arrivare al convegno.

A seguire le relazioni di:

Antonio Spadaro, direttore di Civiltà Cattolica 

Alessandra Trotta, moderatora della Tavola valdese.

E gli interventi, dell’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini, di Lucia Annunziata, direttrice di Huffington Post e di Riccardo Noury, portavoce Amnesty Italia.

A seguite la lettura di un tema di una ragazza afghana della Comunità di Chiorazzo e l’intervento della famiglia di Antonio Megalizzi.

Conclusioni di Beppe Giulietti, presidente Fnsi.

Ore 21,30 la presentazione delle Fondazioni: Megalizzi, Siani, Luchetta, Rocchelli, Cucchi; coordinati da Paolo Borrometi, presidente di Articolo 21 con Domenico e Annamaria MegalizziIlaria CucchiFabio AnselmoPaolo Siani.

Per la prima volta le diverse Fondazioni s’incontreranno insieme a Assisi.

Sabato 25 gennaio

Ore 9,30. 

Introduce padre Enzo Fortunato.

Paolo Ruffini, ministro dicastero comunicazioni Vaticano; Vincenzo Morgante, direttore Tv 2000, Antonio Di Bella, direttore Rainews24, Vittorio Di Trapani, segretario Usigrai, Alessio Falconio, direttore Radio Radicale Giuseppe Carboni, direttore Tg1, Giuseppina Paterniti, direttore Tg3, la giornalista Tiziana Ferrario.

A seguire, le testimonianze dei cronisti minacciati: Federica AngeliNello ScavoPaolo BerizziAsmae DachanSara LucaroniAngela CaponnettoClaudio SilvestriDonato Ungaro.

Ore 14.00. Ripresa dei lavori. 

Testimonianze delle associazioni che contrastano il linguaggio dell’odio:

Valerio Cataldi e Paola Barretta con video per Carta di Roma.

Monica Andolfatto e Alessandra Mancuso per il Manifesto di Venezia.

Silvia Garambois per Giulia.

Renato Parascandolo per Concorso Articolo 21.

Testimonianze licei Assisi e Orvieto.

Giovanna Pugliese con i video della campagna Io non odio.

Giulio Vasaturo ricorderà Domenico D’Amati.

Vincenzo Vita sulla iniziativa europea per la Carta di Assisi.

La Prof. Laura Nota presenterà iniziativa di Padova.

Sindaco di Levico annuncia iniziativa contro odio.

Ronchi annuncia panchina della memoria.

Roberta De Maddi parlerà della Carta di Napoli.

Mattia Motta lancerà campagna equo compenso.

Ragazze e ragazzi della comunità di Chiorazzo leggeranno i temi che hanno preparato per questo appuntamento.

Padre Guidalberto Brombolini illustra iniziative sua comunità in Toscana.

Vannino Chiti annuncia iniziative centro intercettazioni centro interconfessionale Firenze.

Ore 19,41 minuto di silenzio con fiaccole in collegamento tv con Fiumicello per ricordare i quattro anni dal sequestro di Giulio Regeni.

Al termine intervento Flavio Lotti, portavoce Tavola della Pace che annuncerà Marcia Pace 2020.

Esecuzione del brano dedicato a Sacco e Vanzetti da parte dei musicisti Nicola Alesini e Patrizia Bovi.

Domenica 26 gennaio

Ore 9,30 sala stampa prosecuzione dibattito, spazio ai presidi regionali e votazione documento.

Intervento Ruth Dureghello sulle parole dell’odio, del razzismo, dell’antisemitismo.

Ore 12.00 davanti alla sala stampa installazione panchina della memoria alla vigilia della giornata del 27 gennaio.

Saranno con noi il vescovo Sorrentino, Ruth Dureghello, padre Mauro Gambetti, la sindaca di Assisi, Sandro Ruotolo e Paolo Borrometi.