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Acea Pinerolese e Politecnico insieme per un mondo più verde

Sono passati pochi giorni dalla visita di Greta Thunberg a Torino e l’onda di entusiasmo lasciata dalla giovane attivista svedese è ancora percettibile, tanto da indurre alla suggestione di una “plenaria” del movimento ambientalista europeo proprio nella capitale sabauda. Di certo Greta avrebbe guardato con favore all’accordo sottoscritto nella giornata di ieri (17 dicembre) dal Politecnico di Torino e da Acea Pinerolese in tema di bioenergie, chimica verde ed economia circolare «L’economia circolare – spiega il rettore del Poli Guido Saracco – dev’essere un tema sempre più pervasivo nella nostra società. L’accordo nasce proprio da questa considerazione ed è il frutto dell’unione di due energie positive che intendono lavorare insieme su un tema così urgente»

Il patto, firmato dall’ad di Acea Francesco Carcioffo e dal Rettore del Politecnico Guido Saracco, si concretizzerà in una serie di percorsi formativi pensati per tutti i gradi di scolarità, oltre che nella ricerca e sviluppo di tecnologie finalizzate a una sempre maggiore efficienza del sistema di recupero dei rifiuti «L’accordo agisce su due piani», spiega Carcioffo. «Da un lato intendiamo perseguire l’ambizioso obiettivo di costruire percorsi didattici legati all’economia circolare in tutti gli istituti del territorio, dalle elementari agli istituti superiori. Dall’altro ci impegneremo nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni ai problemi che ancora caratterizzano un recupero ottimale dei rifiuti, anche in termini di redditività economica».

L’accordo si aggiunge all’elenco di iniziative che, già da qualche tempo, vedono i due enti collaborare a iniziative e progetti sempre legati al tema dell’economia circolare «L’accordo  – spiega il presidente di Acea Pinerolese Andrea Chiabrando – intende dare struttura e continuità a un rapporto che ci ha visti già da qualche anno insieme nell’ambito di progetti europei. D’altronde la natura stessa della nostra azienda, votata alla ricerca e all’innovazione, fa sì che questa collaborazione sia più che naturale».

Nel corso della conferenza stampa precedente la firma del protocollo, il presidente di Acea Pinerolese Andrea Chiabrando ha voluto sottolineare la ricettività di un territorio come il pinerolese per lo sviluppo di iniziative di questo genere. «Riteniamo il pinerolese un territorio particolarmente fertile – afferma Chiabrando – anche grazie a un’ottima dotazione di strutture scolastiche e formative che costituiscono un importante centro di aggregazione particolarmente adatto a entrare in questo tipo di progetti».

L’esigenza di elaborare tecnologie in grado di efficientare il sistema di recupero dei rifiuti anche in termini economici è assolutamente imprescindibile, ancor più in un sistema legislativo che concede poco alla virtù di aziende seriamente impegnate alla ricerca di soluzioni di qualità «In tema ambientale – spiega Carcioffo – il sistema italiano si limita a sanzionare chi inquina. Manca un meccanismo di premialità per chi offre soluzioni tecnologiche avanzate che migliorano l’impatto ambientale. Anzi, il codice degli appalti, che continua a perseguire la logica del minor prezzo, di fatto penalizza chi si impegna e investe alla ricerca di soluzioni i cui benefici ricadono sull’intera comunità».