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Dio ha tanto amato il mondo

Io ti fidanzerò a me per l’eternità; ti fidanzerò a me in giustizia e in equità, in benevolenza e in compassioni. Ti fidanzerò a me in fedeltà, e tu conoscerai il Signore
Osea 2, 19-20

Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna
Giovanni 3, 16

A un certo Nicodemo, un maestro della legge,che va a fargli visita di notte, Gesù espone l’essenza del messaggio cristiano. Gli offre la chiave per comprendere la profondità del carattere di Dio: Dio ama il mondo! Quando si parla di amore per il mondo, ovviamente, non si parla solo dell’edificio, ma anche e soprattutto degli inquilini! Dio ha amato, e tuttora ama l’umanità… nonostante tutto!

È difficile per noi umani rendercene conto: eppure Dio ama ciò che ha creato, l’«opera delle sue mani» – come scrive il Salmista. L’amore di Dio significa che ha verso di noi una volontà buona, vuole che il mondo abbia vita.

A quest’amore di Dio per il mondo fa da contraltare il disprezzo dell’uomo per il mondo. L’essere umano sta facendo di tutto per distruggere questo mondo bello (se non perfetto, sicuramente bello) uscito dalla mente creatrice di Dio. L’ultimo secolo ha visto la devastazione dell’ambiente: l’inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo. Sta diventando sempre più pressante l’allarme per le conseguenze cui portano la distruzione della foresta amazzonica, lo scioglimento dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare: eventi causati da sciagurate scelte umane.   

In una folle corsa alla distruzione noi umani abbiamo aggredito perfino l’atmosfera negli strati più lontani e più irraggiungibili, perché nel male non ci sono limiti! Non riusciamo ad amare il creato, e laddove mettiamo le mani creiamo le premesse per la distruzione della bellezza e della vita. 

L’amore di Dio si è concretato in Cristo. Il suo sacrificarsi è valso la salvezza, che nel linguaggio di Giovanni viene chiamata “vita”, termine sovente accompagnato dall’aggettivo “eterna”, a indicare una vita diversa da quella biologica. La vita eterna non è tale solo perché dura perpetuamente, secondo un concetto puramente quantitativo di durata, ma soprattutto perché possiede una qualità superiore; l’aggettivo “eterna” indica una vita vissuta nella dimensione di Dio! Vissuta alla sua presenza e con il suo favore.