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Da tutto il mondo per parlare di demenza

Un grande riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni dalla Diaconia Valdese e in particolare dal “Rifugio” Re Carlo Alberto di Luserna San Giovanni (To) è stato quello di vedere organizzata a Torino al Talent Garden la conferenza “Valorizzare la competenza delle persone che vivono con la demenza nella comunità” (4 e 5 dicembre). Organizzata dall’Efid (European Foundations Initiatives on Dementia) la conferenza ha avuto un momento di visita e conoscenza in val Pellice, un territorio che da anni lavora nell’ottica di essere accogliente con questo tipo di deterioramento cognitivo (diversi comuni sono ormai diventati “Dementia Friendly”). 

Ospiti da tutta il Europa (Irlanda, Portogallo, Regno Unito, Ungheria, Germania, Cipro, Austria, Svizzera, Belgio, Francia e Bulgaria) si sono confrontati mettendo in rete e in condivisione le proprie esperienze. 

«È una grande soddisfazione avere queste persone qui in Rifugio – ci spiega il direttore Marcello Galetti – a sottolineare che siamo sulla strada giusta, quella intrapresa ormai da 20 anni. Da Efid abbiamo preso legittimazione e ispirazione e in questi soli cinque anni siamo diventati uno dei punti di riferimento. I margini per migliorare ovviamente sono ancora moltissimi ma siamo sulla strada giusta». L’obiettivo primo è quello di avere un strumento per monitorare l’efficacia delle azioni. «Siamo ancora in ritardo su questo punto – conclude Galetti –; stiamo lavorando con l’Università e abbiamo raccolto alcuni spunti interessanti con le esperienze francesi». 

Luisa Marino di Efid aggiunge ancora «L’impatto di queste iniziative deve essere valutato, è stato richiesto dalle organizzazioni e sono stati ingaggiati degli esperti che creeranno una cassetta degli attrezzi, degli strumenti per capire dove andare a lavorare maggiormente».

Al convegno erano presenti, per portare la loro esperienza diretta, anche alcune persone colpite da demenza, diagnosticata precocemente, che continuano, grazie agli interventi condotti all’interno dei progetti Efid,  a condurre una vita “normale”.