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Confronti di dicembre

L’immagine in copertina del numero di dicembre di Confronti (mensile di religioni, politica e società) è dedicata al Rojava sotto attacco; l’immagine che invece apre i servizi è dedicata agli uiguri, un’etnia turcofona di religione islamica di circa 8.500.000 individui, che per la maggior parte vive nel nord-ovest della Cina, soprattutto nella regione autonoma dello Xinjiang, insieme ai cinesi Han.  

In apertura della rivista per questo campeggia la vignetta del mese dedicata proprio ai Campi di detenzione uiguri, disegnata da Takoua Ben Mohamed. Seguono poi due editoriali: Albania e Macedonia del NordIl lungo cammino verso l’Europa di Rando Devole, che racconta la decisione del Consiglio europeo di ottobre di non aprire i negoziati di adesione all’Unione europea dell’Albania e della Macedonia del Nord, scelta che ha provocato una forte delusione e acceso molte polemiche. Morire da cristiani di Daniele Garrone indaga poi nei complessi temi della morte, cercando di fare luce nel complesso intreccio fatto di questioni giuridiche, etiche, personali. 

Seguono poi i servizi, Kurdi. Attacco al Rojava. Fine di un’utopia? di Enrico Campofreda; d’immigrazione con L’ossessione degli sbarchi. Migrazioni e richieste d’asilo di Eduardo Barberis e Silvia Pitzalis; e ancora La religione, l’Africa e l’Europa con l’intervista a John Mbiti che spiega quantonella società occidentale siano molte le persone a provare diffidenza e disagio quando si tratta di parlare di Dio e della religione. L’opposto di ciò che accade tra le popolazioni africane dove le persone parlano di Dio ampiamente e sovente. 

E ancora si parla di Parlamentari ortodossi uniti nel dialogo grazie all’intervista realizzata con  Kostas Mygdalis e di Religioni in dialogo con La strada è nello spazio pubblico nell’intervista a Ambrogio Bongiovanni passando poi all’anniversario di Piazza Fontana con Anatomia di un’implosione di Roberto Bertoni.

Di chiese e populismo/smi, nel servizio intitolato Abbiate speranza, non paura. Le Chiese contro i populismi con all’analisi di Elisabetta Ribet (pastora valdese e saggista) che rileva «Non esiste, al momento, una definizione univoca di populismo. Tendenzialmente, nel contesto europeo, ci si riferisce a quei movimenti politici che, proponendosi come alternative alle élites di “chi fa politica per mestiere” possono presentarsi come movimenti trasversali, non necessariamente di destra o di sinistra, in quanto prioritariamente attenti alle esigenze e ai problemi “del popolo”. Una parte del documento Abbiate speranza, non paura, redatto a Malaga lo scorso 19 ottobre nell’ambito della conferenza intitolata Alternative al populismo dalla prospettiva dei diritti umani, organizzata dalla Conferenza delle chiese europee (Kek), si unisce ad altri testi nel cercare di definire il populismo e le sue modalità d’azione, e di segnalarne le criticità e le caratteristiche che allarmano non solo le società ma anche le Chiese». 

Analisi che prosegue con l’intervento di Emanuela Fornari conPopulismo, democrazia, fiducia. Chiude la sezione dei servizi: Primed – Prevenzione e interazione nello spazio Trans Mediterraneo di Paolo Pascucci.

Seguono le rubriche: Il picchio rosso. La carriera di Ruini: da cardinale ad “antipapa” di Luigi SandriIl mondo se. Senza automobili di Stefano AllieviDiario africano. Putin alla conquista dell’Africa di Enzo Nucci; Filosofia e società. Stare fermi di Samuele Pigoni. Ieri e oggi. Chi ascolta la voce della luna? Goffredo Fofi, che si sofferma sull’immagine di Federico Fellini «molto diversa da quella che fu la sua persona soprattutto verso la fine della sua carriera: sofferente per motivi personali e professionali, ma certamente uno dei più grandi “artigiani” del cinema, e non solo italiano». Chiudono la sezione rubriche Teologia e società conLa “Santa alleanza” di Fulvio Ferrario Data Journalism con Nuovi muri d’Europa di Michele Lipori