2019_02_14-disegni-dalla-frontiera-2

A Chieri si parla di corridoi umanitari

Serata di presentazione dell’esperienza dei “Corridoi umanitari” domani sera 29 novembre a Chieri (To).

I corridoi umanitari, le vie di accesso legale in Italia, che consentono a persone in condizioni di vulnerabilità (vittime di persecuzioni, torture, violenze, malati etc) di giungere nel nostro paese in totale sicurezza per avviare poi l’iter per la richiesta di asilo o protezione, sono in questi ultimi mesi diventati un modello virtuoso per l’intera Unione Europea.

Il progetto è gestito e totalmente finanziato dalla Federazione delle chiese Evangeliche in Italia, Tavola valdese e Comunità di Sant’Egidio a seguito di un protocollo siglato con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il Ministero dell’Interno.

Un’esperienza umanitaria importante che in tre anni ha consentito a circa 1800 persone di giungere in Italia in sicurezza, più circa altre 900 persone fra Francia, Belgio e Principato di Andorra. Ben più di una goccia del mare, che se replicata a livello continentale, potrebbe garantire una gestione controllata dei flussi smontando inoltre a monte il micidiale business degli scafisti.

A partire dalle ore 21 alla Sala della Conceria di via Conceria 2, con il patrocinio dell’amministrazione chierese, prenderà il via una serata di musica, parole, immagini. 

Verranno proiettati i “Disegni dalla Frontiera” dell’operatore umanitario Francesco Piobbichi del progetto Mediterranean Hope della Federazione delle chiese evangeliche, di cui i corridoi sono una parte, accompagnati dalle letture dell’attrice Elisa Occhini e dall’organetto diatonico di Pierpaolo Berta.

 Alla pastora valdese Maria Bonafede e al medico Luciano Griso, membro del team di Mediterranean Hope, coordinati dal giornalista di Riforma Claudio Geymonat, il compito di raccontare il perché della nascita del progetto e le sue applicazioni pratiche, le tante storie, le tante vite che stanno dietro i numeri, le notizie e gli slogan.