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Un sito internet per il progetto dei corridoi umanitari europei

Anche il progetto Private Sponsorship for Integration finanziato nell’ambito dell’Amif, Fondo Asilo, migrazione e integrazione dell’Unione Europea ha ora il suo sito web. Visitatelo per conoscere meglio il progetto e i suoi risultati. 

Diaconia Valdese, insieme con la Federazione italiana delle Chiese evangeliche in Italia e la Federazione protestante di Francia insieme gestiscono il progetto dei corridoi umanitari volti a assicurare il reinsediamento legale e sicuro delle persone vulnerabili bisognose di protezione internazionale/umanitaria provenienti dalla Siria. Il progetto mira a promuovere pratiche di integrazione legali, sicure e durature ed è cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del Fondo Asilo, migrazione e integrazione.

Un primo obiettivo del progetto è garantire che i migranti reinsediati in Italia e Francia tramite i corridori umanitari siano accompagnati verso la loro piena ed efficace integrazione sociale, culturale ed economica nella società europea attraverso l’implementazione di una vasta gamma di attività svolte sia prima della partenza verso l’Europa che una volta sbarcati. In secondo luogo, i risultati delle esperienze dei corridoi umanitari in Francia e in Italia saranno diffusi tra le istituzioni e i professionisti in Europa, al fine di incentivare l’applicazione di pratiche di integrazione europea durature da applicare nell’ambito di programmi di sponsorizzazione e reinsediamento privati.

Ciò pone le basi per pratiche di integrazione durature nei programmi di sponsorizzazione e reinsediamento privati. I corridoi umanitari sono già stati attuati da prima del 2019, ma l’Unione europea ha riconosciuto questo approccio innovativo delle organizzazioni della società civile e lo ha sostenuto con una sovvenzione per 2 anni per aiutare 450 persone, comprese nelle 2000 (1000 per 2016/17 e 1000 per 2018/19) previste dal protocollo sui corridoi umanitari sottoscritto da Tavola valdese, Federazione delle chiese evangeliche e Comunità di Sant’Egidio con i Ministeri dell’Interno e degli Esteri.

Come avevamo raccontato alcuni mesi fa l’intento ultimo è quello di diffondere a livello europeo la buona pratica dei corridoi umanitari; nella fase dell’accoglienza post-arrivo, insieme alla Diaconia e agli altri attori già citati è coinvolta Oxfam Italia. Dal punto di vista della comunicazione e dell’advocacy, i partner coinvolti sono Regione Piemonte ed Eurodiaconia.

Il progetto include altre due parti: una, con i partner di ricerca Confronti e Idos, prevede la pubblicazione di una valutazione (assessment) a livello italiano e francese sulla buona pratica dei corridoi. Sulle evidenze rilevate in tale fase si basa la terza parte del progetto, in capo al partner inglese Safe passage, che intende fornire dei moduli di formazione rivolti a équipe presenti in vari paesi europei, tra cui la Grecia.