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Segre. La solidarietà degli evangelici: «Triste e scandaloso»

«Il fatto che una persona novantenne, sopravvissuta ai lager di Auschwitz, sia costretta nell’Italia di oggi a difendersi dalla rete e a circolare accompagnata da due carabinieri è triste e scandaloso». Così ha dichiarato Luca Maria Negro, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia(Fcei) nell’apprendere che nella giornata di ieri è stata assegnata una scorta alla senatrice Liliana Segre a causa delle minacce che riceve giornalmente.

«Alla senatrice Segre va tutta la nostra simpatia e solidarietà di evangelici e cittadini italiani. Sentiamo una profonda riconoscenza per la sua testimonianza e per la battaglia che porta avanti e della quale ci sentiamo partecipi».

Sulle reazioni del mondo politico Negro ha inoltre dichiarato: «Troviamo del tutto irricevibili le parole di quei politici che hanno espresso solidarietà accomunando le minacce alla senatrice a quelle ricevute da qualsiasi altro politico italiano. Significa o non sapere nulla della Shoah e dei patimenti delle comunità ebraiche in Europa, e di tante altre minoranze, oppure ignorare volutamente il dato di fatto di un’ascesa dell’antisemitismo e dell’intolleranza in tutto il continente».

Anche la Fdei, la Federazione delle donne evangeliche in Italia «esprimono la loro totale solidarietà alla senatrice a vita Liliana Segre e a tutta la comunità ebraica. Comprendono e approvano anche la decisione di assegnare una scorta alla Senatrice dopo il persistere delle ostilità e delle minacce in seno a una società che spesso assiste a fatti del genere in una dilagante indifferenza.  Siamo amareggiate proprio perché non siamo più di fronte ad espressioni sporadiche, ma a ripetute manifestazioni di odio e razzismo che necessitano della nostra solidarietà e del nostro impegno per non precipitare nel doloroso passato di cui  la Senatrice  a  vita è testimone». 

Allo stesso modo la Chiesa valdese di Milano «esprime simpatia, solidarietà e vicinanza. Cara senatrice, condividiamo le sue parole quando  afferma che “la lotta contro il razzismo e la xenofobia è il cuore di ogni politica dei diritti umani perché la tolleranza e il rispetto per la dignità altrui costituiscono le fondamenta di ogni società davvero democratica e pluralista” e ci sentiamo partecipi delle sue iniziative. In occasione della presentazione al Senato della mozione che ha istituito la Commissione straordinaria “per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”, Liliana Segre dice di se stessa “Sono stata vittima dell’odio e anche ora sono evidentemente un simbolo che disturba”. Cara senatrice, le chiediamo di continuare a “disturbarci” perché abbiamo ancora bisogno della sua testimonianza e della sua determinazione».