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Comunità amichevoli delle persone con demenza: Villar Perosa si aggiunge alla rete

Dopo Torre Pellice, Luserna e Pinerolo, anche Villar Perosa si aggiunge alle comunità amichevoli delle persone con demenza, la rete nata 2016 sulla spinta della Federazione Alzheimer Italia che, a oggi, conta 25 comuni in tutta Italia. Una realtà cresciuta in breve tempo che si pone come obiettivo quello di creare comunità capaci di accogliere e coinvolgere nella vita quotidiana le persone con demenza attraverso un approccio semplice e allo stesso tempo innovativo. «Si tratta di mettere al centro le persone con demenza – spiega Mario Possenti, segretario generale della Federazione Alzheimer Italia – non calando dall’alto una serie di azioni e strumenti ma interrogando i diretti interessati su quali siano le loro più impellenti necessità. Una volta fatto questo, la strada è tracciata e si tratta di individuare gli strumenti per soddisfare le loro esigenze»

Torre Pellice è stata tra i primi comuni ad aderire a questa iniziativa già nel 2016, seguita a stretto giro da Luserna e, qualche tempo dopo, anche da Pinerolo. Ora il Pinerolese si arricchisce di una nuova comunità, facendo approdare il progetto anche in Val Chisone. «Osservando l’ottimo lavoro svolto a Torre Pellice e Luserna prima e a Pinerolo poi – spiega l’assessora villarese Serenella Pascal – ci siamo resi conto di come anche sul nostro territorio ci fosse la necessità di fornire aiuto alle persone con demenza. Così ci siamo messi in contatto con la Federazione grazie alla mediazione del Rifugio Re Carlo Alberto e abbiamo avviato il progetto per primi in Val Chisone, nella speranza che a breve si possa estendere a tutta la valle»

Il primo passo del percorso sarà una serata di presentazione alla cittadinanza fissata per venerdì 8 novembre alle 21 presso il centro polifunzionale “La finestra sulle valli”, dove i villaresi potranno ricevere informazioni sul progetto e capire in che modo potranno dare il proprio contributo. «Durante la serata – spiega Pascal – interverranno il direttore del Rifugio Re Carlo Alberto Marcello Galetti, che spiegherà l’approccio e le metodologie che caratterizzano questo percorso, e la dottoressa Graziella Rossi, che fornirà invece alcune spiegazioni di carattere medico come, per esempio, il riconoscimento dei primi sintomi di demenza».

A questa serata farà seguito l’istituzione di un tavolo che vedrà coinvolti l’amministrazione comunale e altre realtà quali attività commerciali, uffici, banche e associazioni che insieme andranno a individuare le necessità delle persone con demenza rispondendo con azioni concrete ai bisogni manifestati, anche grazie a un percorso formativo offerto dal Rifugio Re Carlo Alberto che darà indicazioni sugli strumenti e i metodi più efficaci. «Il nostro obiettivo a breve termine – spiega Pascal – è quello di riuscire, nel giro di un anno, a offrire un ventaglio di soluzioni pratiche in grado di migliorare la vita quotidiana di queste persone. Ci tengo a sottolineare che la nostra idea è di rispondere alle necessità non soltanto delle persone con demenza ma, più in generale, di tutte le fasce più deboli della nostra società».

Altro traguardo a cui tendere sarà quello di allargare progressivamente lo spettro di attori sociali coinvolti nel percorso al fine di renderlo il più possibile pervasivo e presente sul territorio. «Ci piacerebbe coinvolgere gradualmente tutte le associazioni che operano sul territorio – dice Pascal – ma anche realtà culturali come il Museo della Meccanica del Cuscinetto. Inoltre ci sembra opportuno operare anche all’interno delle scuole, in modo da formare a un approccio accogliente le nostre generazioni future».