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La Pecora elettrica. La solidarietà dei battisti di Centocelle

«La prima reazione di fronte a questo ennesimo incendio è di difficoltà nel comprendere il perché di questo gesto». Così Herbert Anders pastore della Chiesa battista di Centocelle commenta il nuovo attentato a “La Pecora elettrica”, libreria e caffetteria, luogo dichiaratamente antifascista nella popolare zona di Centocelle, nuovamente distrutta da un incendio la notte passata.

«Tutta la nostra solidarietà e vicinanza a questo importante spazio di aggregazione del nostro quartiere e a chi si fa carico di portarlo avanti – prosegue Anders -. Molte persone della nostra chiesa già in occasione del primo incendio si erano unite alla raccolta fondi per la ricostruzione e credo che ci si mobiliterà nuovamente nelle forme che verranno decise».

La Pecora elettrica aveva già subito un incendio doloso la scorsa primavera, nella notte tra il 24 e il 25 aprile, e proprio oggi 7 novembre avrebbe dovuto riaprire i battenti dopo una campagna di crowdfunding e la mobilitazione dell’intero quartiere.

«La mia impressione è che Centocelle non sia un quartiere così radicalizzato e violento come invece si evincerebbe da queste azioni – ha detto il pastore Anders -. E proprio la mia incredulità mi fa pensare che forse stiamo viaggiando in compartimenti stagni nei quali incontriamo solo i nostri simili e mai chi la pensa in modo differente rispetto a noi» riflette.

La Pecora elettrica è luogo di aggregazione, di cultura e solidarietà; punto di riferimento per il lavoro del comitato di quartiere per la riqualificazione del parco antistante; spazio di coworking e di incontri, presentazioni e spettacoli teatrali.

«Centocelle è un quartiere da sempre attivo sul versante culturale e quello dell’aggregazione sociale. Credo sia fondamentale rispondere a questa violenza con l’ascolto e il dialogo. Un dialogo che da lungo tempo cerchiamo di portare avanti con la parrocchia, la moschea e le forze sociali del quartiere» ha concluso Anders.