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«Curdi: il sogno di un popolo»

Sabato 9 novembre alle ore 18, presso la chiesa evangelica battista di Milano, via Pinamonte da Vimercate 10, le chiese protestanti di Milano (battista, metodista, valdese, riformata, luterana, avventista e salutista) organizzano l’incontro dal titolo «Curdi: il sogno di un popolo. Aspetti geopolitici, culturali e religiosi».

«L’iniziativa – ci dice il pastore battista Massimo Aprile, raggiunto al telefono – nasce da una consultazione dapprima informale tra i pastori di Milano che si incontrano regolarmente per preparare la scheda omiletica del testo della predicazione domenicale. Quando è iniziata l’operazione militare scatenata dalla Turchia nel nord-est della Siria, che ha interessato soprattutto la popolazione curda, pensavamo di organizzare una bolla del silenzio, cioè un momento di testimonianza silenziosa al centro città. Poi però, considerando che sulla questione dei curdi le persone anche di media cultura sanno poco, abbiamo pensato che sarebbe stato necessario e utile fare prima un incontro di approfondimento in vista poi di un incontro di preghiera in solidarietà con i curdi, interno alle chiese, e un successivo momento di testimonianza pubblica per le strade della città». 

L’incontro vedrà la presenza di Hazal Koyuncuer, attivista e portavoce della comunità curda milanese, e Fabrizio Eva, geografo.

«Alla giovane Hazal Koyuncuer – prosegue il pastore Aprile – abbiamo chiesto in particolare di raccontarci qualcosa sull’identità religiosa del popolo curdo, sulla presenza nel paese di altre minoranze religiose, e quanto la religione, nelle sue forme più radicali, possa affascinare parti del popolo curdo che sono più esasperate. La testimonianza di Hazal sarà poi integrata dalle informazioni che il geografo Fabrizio Eva riterrà utili darci. Il nostro auspicio è che questo appuntamento ci aiuti a fare poi i passi successivi. Certo, misuriamo la difficoltà della tempistica: mentre noi preparavamo questo incontro, sono scoppiati i disordini in Cile, in Ecuador. Naturalmente tutto non riusciamo a farlo, ma cerchiamo di focalizzare la nostra attenzione su alcune questioni, seguendo le tappe che abbiamo inserito anche sul manifesto dell’incontro di sabato: “approfondire, pregare, agire”. L’incontro di sabato ci servirà per approfondire, in modo che poi potremo pregare e agire in solidarietà con il popolo curdo. Per tappe successive cercheremo di occuparci anche delle tante altre situazioni di lacerazione che purtroppo ci sono in giro per il mondo».