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Un corso per diventare “padri contemporanei”?

Si può imparare il “mestiere” di genitore? Forse non in questi termini, ma di certo non mancano, tra gli innumerevoli corsi offerti dalle più svariate istituzioni, lezioni per districarsi in un mondo sempre più complicato, che ha bisogno di certificare qualunque cosa e stabilire un vademecum per tutto. Autostima, gestione delle emozioni e dello stress, leadership, ce n’è davvero per tutte le esigenze.

L’idea più recente è un corso breve in “Paternità contemporanea”: a proporlo è il Cliff College, istituto di formazione teologica inglese le cui origini risalgono al 1883, quando il pastore metodista inglese Thomas Champness, cominciò a organizzare nella propria abitazione corsi di formazione per missionari ed evangelisti. L’attività ebbe diverse sedi prima di raggiungere quella attuale a Calver, nel Derbyshire, nel 1904, dove i corsi pre e post-laurea del College sono riconosciuti dall’Università di Manchester.

L’istituto offre numerosi certificati, da quelli dedicati ai vari ministeri nelle chiese (bambini, evangelizzazione, famiglie, anziani, leadership), alla cura pastorale, alla leadership femminile, alla gestione del cambiamento e dei conflitti.

Questo nuovo corso breve in “Paternità contemporanea” si terrà la prossima primavera e si rivolge sia a coloro che vogliono riflettere sul proprio ruolo di padri, sia a quanti svolgono un ruolo di supporto verso padri e figure paterne in una comunità più ampia della singola famiglia (chiesa, scuola, strutture di accoglienza e case famiglia…).

Che cosa significa essere padre nel 21° secolo? Questa è la domanda da cui si parte per affrontare il tema in termini di “sfide e opportunità”, ma anche di ruoli. Trovandoci in un contesto ecclesiastico, non manca ovviamente il focus (si legge nella pagina dedicata) sul «ruolo della chiesa nell’offrire una visione alternativa alla visione mutevole della figura paterna proposta dalla società e nell’offrire supporto ai padri e alle figure paterne».

Si tratta quindi di una riflessione più ampia sulla figura maschile nella società, affrontata anche in altri corsi del College, in particolare in un percorso svoltosi nel periodo 2016-2018 e rivolto appunto alle figure paterne.

Il corso è realizzato insieme a “Care for the Family”, organizzazione di ispirazione cristiana nata nel 1988 per iniziativa di un ex avvocato, che (probabilmente anche sulla scia della propria esperienza professionale) opera a fianco delle famiglie per sostenerle nelle difficoltà. Oggi può contare su uno staff di più do 80 persone e un’azione in tutto il territorio del Regno Unito.

Uno dei suoi progetti, nato un anno fa, si chiama “Who let the Dads out?” ed è un movimento che lavora nelle chiese per creare spazi di condivisione tra padri e figli, coinvolgendoli in attività divertenti e di socializzazione: partite di calcio, pasti comuni, gite, momenti di discussione…

Argomenti oggetto del corso, si legge ancora nel sito, saranno le figure di padri buoni e cattivi nella Bibbia, la figura di Dio come padre, l’evoluzione storica della figura paterna nella società ieri e oggi (e le attese, profondamente mutate), il cambiamento in un uomo nel momento in cui diventa padre, il supporto nelle situazioni di crisi.

La lontananza geografica e il numero limitato di posti a disposizione (20) rendono il corso un po’ fuori alla portata del nostro pubblico italiano, ma chissà che questo argomento non possa dare qualche utile spunto anche alle nostre chiese!