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Gioachino Pistone, tra ecumenismo e dialogo ebraico-cristiano

Nella serata di ieri, 10 ottobre, da Milano è partita e si è presto diffusa la notizia della scomparsa di Gioachino Pistone; membro della locale chiesa valdese (era stato anche presidente del Concistoro), aveva fatto parte per un certo periodo anche della Comune al Centro “J. Lombardini” di Cinisello Balsamo, ma era conosciuto nella città in primo luogo per il suo lungo impegno lavorativo alla libreria Claudiana, che si manifestava in particolare nello spazio notevole dedicato all’ebraismo, motivo di grande attenzione da parte della città stessa per la libreria.

Importante anche l’impegno che mise in ambito ecumenico: è stato negli anni passati presidente del Consiglio delle chiese cristiane di Milano, membro del Comitato nazionale del Segretariato attività ecumeniche (Sae), appassionato al dialogo ebraico-cristiano. Riforma lo ricorda anche come autore di articoli nell’ambito, per l’appunto, dell’ecumenismo, ma anche in quello della cultura e letteratura ebraica. Nel primo numero del 2009, riprendendo il pensatore André Chouraqui, concludeva l’articolo con un insegnamento rabbinico da quell’autore citato: «La messe è grande, gli operai sono pochi, il Signore è impaziente. Sappi che non è dato a te di concludere l’opera, ma sappi anche che non sei libero di esentartene». Parole che ben si addicono alla militanza di Gioachino Pistone.

I funerali si terranno domani 12 ottobre a Milano alle 15 al tempio valdese di via Sforza; presieduti dal pastore Italo Pons e dalla pastora Dorothee Mack, saranno preceduti da un momento di raccoglimento davanti al tempio stesso, secondo la tradizione ebraica.