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Riparare il Creato in maniera ecumenica

Ho provato a scrivere qualcosa sull’incontro cui ho partecipato a Friburgo dal 23 al 25 settembre. Un incontro fra il CCCM (Consiglio delle Chiese Cristiane Milanesi) e le chiese Cattolica ed Evangelica del Baden sulle buone prassi (ecumeniche e non) per la salvaguardia del Creato.

Ho provato a riassumere i tanti temi trattati e le informazioni che abbiamo ricevuto, ho provato, ma ho fatto fatica, non riuscivo a dire quello che provavo. 

Poi ho ripensato alle immagini dello sciopero “Friday for future” del 27 settembre, ho pensato alle immagini di centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi che manifestavano in tutto il mondo.
Ho pensato alle parole di Greta Thunberg all’ONU, e a quelle di Vittorio Feltri che si stupisce che il mondo si preoccupi del clima e chiama “Gretina” la ragazza che ha mosso questa enorme onda vitale. .
Ho ascoltato le parole dei manifestanti, ragazze e ragazzi che urlavano la propria rabbia, le proprie paure, e le proprie speranze e  ho pregato affinchè riescano a tenere strette tutte queste cose, affinchè non cedano allo sconforto, e affinchè non si sentano impotenti, ma che anzi alzino ancora di più la loro voce. 

Ho ripensato agli obiettivi che la Diocesi del Baden si è data, neutralità climatica (cioè arrivare ad emissioni zero) per i propri edifici entro il 2030. È un obiettivo altissimo, ma ascoltando le voci dei nostri figli, credo che sia ancora troppo poco.

Ho riguardato la foto che ho fatto al piccolo chiosco che una Chiesa Evangelica, certificata Gallo Verde, in un paese alle porte di Friburgo utilizza per vendere alla fine del culto domenicale, prodotti equo solidali.

Ho ascoltato il racconto di come nel 2006 due chiese cattoliche e due chiese evangeliche abbiano dato vita ad una azienda energetica no profit che offre energia pulita e a basso costo a tutte le strutture ecclesiastiche.

Ho ripensato al sentimento di invidia che ho provato nel sentire tutte queste cose e tante altre ancora.

Penso alla fatica che come singoli, come chiese, come nazioni facciamo a prendere posizioni forti, a darci obiettivi alti che abbiano come unico pensiero quello di provarci con tutte le nostre forze, di provare a cambiare la direzione perché la tutela dell’ambiente diventi realmente il tema di riflessione e di azione di tutte e tutti noi. Credo che come cittadine, come credenti e come chiese dobbiamo veramente mettere da parte timidezza ed esitazioni ed alzare anche noi la voce, come chiese possiamo diventare un gruppo di pressione forte, ancor più se saremo capaci di muoverci insieme dando alla parola ecumenismo un nuovo valore.