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Hockey prato: Valchisone non fallisce al debutto

L’avventura ricomincia: a Villar Perosa è andata in scena la prima gara ufficiale di questa nuova stagione di serie A1 di hockey prato per l’SKF Valchisone, al secondo anno nella massima serie. Un debutto caratterizzato dalla vittoria per 2-1 ai danni della Butterfly Roma, grazie alle reti del solito implacabile Sandy Grosso e di Simone Minetto, altro gioiellino della preziosa cantera villarese. La stagione comincia quindi con incoraggianti prospettive, nell’anno in cui la società della Val Chisone ha agito per tentare il salto di qualità e assottigliare il divario con le avversarie più titolate, a partire dal pluricampione nazionale HC Bra. 

Proprio in quest’ottica si inquadra l’acquisto di Dave Green, neozelandese prelevato con la formula del prestito proprio da Bra, che metterà a disposizione la sua esperienza sia in campo sia alla guida tecnica, raccogliendo il testimone da Paolo Dell’Anno, tornato ad occuparsi della formazione delle nuove leve del club più vincente d’Italia a livello giovanile. «Una scelta necessaria», spiega Dell’Anno. «Questa è stata una generazione fantastica che ho visto crescere e conquistare tutto ciò che era possibile, fino alla promozione in A1. Ora è giusto che volino con le loro ali e che io torni a occuparmi dei più piccoli, il futuro della nostra squadra».

Insieme a Green, sempre da Bra è arrivato anche Gianluca Petito, classe 1996, dotato di una tecnica raffinata e con alle spalle una lunga esperienza di vertice nonostante la giovane età. «Con questi innesti – racconta Dell’Anno – il divario con le avversarie più attrezzate si assottiglia notevolmente e credo che in questa stagione saremo in grado di giocare alla pari contro qualsiasi squadra. L’innesto di due giocatori di esperienza va inserirsi nel contesto di un gruppo di giovani talentuosi cresciuti nel nostro settore giovanile, il cui amalgama è di conseguenza più che assodato»

Venendo alla partita, i villaresi si sono imposti con uno scarto minimo. Se è vero che la vittoria è stata importante e meritata, per l’allenatore-giocatore neozelandese, che non è sceso in campo a causa degli strascichi di un infortunio, è ancora molto il lavoro da fare. «Ci sono ancora molte cose da registrare, già inquadrate dal nuovo coach», ricorda Dell’Anno. «Bene l’inserimento di Petito che ha mostrato astuzia, visione di gioco e grande qualità. Alcuni elementi non hanno brillato mostrando un ritardo nella forma fisica, ma il lavoro delle prossime settimane li porterà in pari con il resto del gruppo». Altra nota positiva è rappresentata dall’esordio di Stefano Proietti, altro elemento classe 2003 che rinnova la tradizione villarese, incentrata sulla valorizzazione del settore giovanile ma, da oggi, non più in modo esclusivo.