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Proteggere il futuro della Scozia

Il primo ministro Nicola Sturgeon ha definito le azioni che il governo scozzese prenderà per ridurre l’impatto dei combustibili fossili.

“Proteggere il futuro della Scozia”. Il programma del governo per la Scozia 2019-2020 riconosce che sono necessarie una serie di iniziative per trasformare l’economia, le comunità, le case ed il modo di viaggiare.

Parlando al parlamento scozzese, Sturgeon ha dichiarato: «Le conseguenze del cambiamento climatico globale saranno gravi. Mentre in alcune parti del mondo i suoi effetti sono esistenziali, coinvolgendo ogni aspetto del vivere e obbligando milioni di persone ad abbandonare le proprie dimore, sentiremo anche l’impatto qui a casa nostra, presto. Dobbiamo agire».

Futuro a basse emissioni di carbonio

Richard Frazer, coordinatore del Consiglio “Chiesa e della società” della Chiesa di Scozia, ha affermato che l’impegno per affrontare la crisi climatica consiste nel trasformare le vite in modo sostenibile.

«Si tratta di riconoscere che dobbiamo vivere sulla terra in un modo che non sprechi le risorse della terra, surriscaldi l’atmosfera, danneggi gli habitat a casa o in tutto il mondo», ha aggiunto.

«Accolgo con favore il programma e l’impegno per affrontare l’emergenza climatica in questo modo. È bello vedere che il governo scozzese riconosce la gamma di azioni necessarie e che dobbiamo ricostruire la nostra economia per abbracciare un nuovo futuro a basse emissioni di carbonio, con nuovi investimenti e nuovi posti di lavoro».

Il dottor Frazer ha tuttavia affermato che non sarà facile raggiungere gli obiettivi stabiliti. «Ad esempio, un impegno per garantire che tutte le nuove case siano a basse emissioni di carbonio o zero di carbonio dal 2024 è realizzabile», ha aggiunto.

«Ma l’ammodernamento delle case esistenti per offrire a tutti in Scozia case a basso contenuto di carbonio a prezzi accessibili sarà molto più impegnativo, specialmente per coloro che oggi vivono nella miseria della povertà energetica. Le comunità con esperienza vissuta di povertà energetica devono essere al centro dell’azione del governo scozzese per trasformare le nostre abitazioni. E coloro i cui mezzi di sussistenza sono a rischio in quanto l’industria petrolifera e del gas è sostituita da energia rinnovabile devono essere coinvolti nella giusta transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, che tutti sappiamo e preghiamo dover accadere ora».

Povertà infantile

La Chiesa ha inoltre accolto con favore l’impegno di iniziare il lancio dello Scottish Child Payment entro il Natale 2020, un bonus per i bambini di età inferiore ai sei anni.

I ministri scozzesi promettono che la politica allenterà la presa della povertà per migliaia di famiglie in tutta la nazione.

Le famiglie idonee con bambini di età inferiore a 16 anni riceveranno il pagamento entro il 2022. Negli ultimi due anni la Chiesa ha messo in atto una campagna affinché la Scozia usi i suoi poteri di sicurezza sociale per investire nelle famiglie a basso reddito.

Nella foto il Parlamento scozzese