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150 anni di Chiesa dei Fratelli a Barcellona

Questo 2019 segna i 150 anni dall’apertura della chiesa evangelica situata in via Terol a Barcellona. Un secolo e mezzo di esistenza che l’attuale Chiesa dei Fratelli (Asamblea de Hermanos) commemorerà con una serie di attività di divulgazione culturale e storica. 

«Senza cadere nella nostalgia e pensare che i tempi passati fossero migliori, è necessario approfittare di tutto ciò che la storia ci insegna per andare avanti con più forza che mai e sapere come apprezzare tutto il bene che è stato fatto e goderne», afferma Noemí Cortès, membro della comunità. La chiesa, fondata dal missionario britannico George Lawrence, aprì ufficialmente le sue porte nel settembre 1869. Quindi, la comunità fu parte dell’impulso che Lawrence diede al suo arrivo nel quartiere di Gracia a Barcellona, e che si concretizzò inoltre nell’edificazione di​​ diverse scuole, una tipografia e una casa d’asilo per malati e poveri. «Questi non sono momenti facili, ma questa celebrazione ci consente di guardare al passato, vedere come tutto è iniziato ed è progredito in breve tempo al fine di diffondere il messaggio del Vangelo», afferma Cortès.

 La restaurazione borbonica, la caduta della monarchia, la Repubblica, la guerra civile, la dittatura di Franco e la transizione democratica, tutte le tappe che verranno ripercorse, viste attraverso le esperienze della chiesa nelle diverse attività in programma, come una mostra, che può essere visitata tra il 14 e il 29 settembre, un convegno istituzionale e una “notte delle religioni”, il prossimo 14 settembre. Inoltre ci sarà anche uno spazio di rilievo per l’espressione artistica, con un laboratorio di pittura di Sergi Barnils e quattro spettacoli musicali. Tutto questo con l’obiettivo di riaffermare l’identità della chiesa nel cuore del quartiere di Gracia. «Stiamo dirigendo i nostri sforzi per essere di nuovo una chiesa determinata, affinché la gente del quartiere venga a conoscerci e sappia cosa stiamo facendo, continuando con quello che stiamo già attuando, come la distribuzione del cibo a famiglie vulnerabili nel quartiere o l’apertura delle porte della chiesa alle persone “senzatetto” nelle notti più fredde dell’inverno », sottolinea Cortès. Lo spazio per l’espressione spirituale non mancherà nelle celebrazioni, attraverso un culto che vedrà la partecipazione di quattro comunità, il 29 settembre, e un culto incentrato sui 150 anni di storia della comunità, il 20 di ottobre. «Vogliamo essere un punto di riferimento nel vicinato e nella nostra città, essere parte integrante della vita sociale e partecipare attivamente a ciò che accade». conclude Cortès.