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3 settembre 1989, il giorno delle prime volte

Domenica 3 settembre 1989 fu la giornata delle “prime volte”.

Prima visita di un presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, alla comunità valdese e metodista, a quasi un secolo dal viaggio a Torre Pellice dell’allora re Umberto I (1893). 

Prima partecipazione di un presidente ad un culto, sempre a Torre Pellice: sermone a cura del professor Paolo Ricca, Cossiga siede a fianco del vice moderatore pastore Bruno Bellion e di Hugo Malan, moderatore della Mesa Valdense, il ramo sudamericano della Chiesa valdese. Con loro il vescovo ausiliario di Roma, monsignor Clemente Riva, il pastore Paolo Spanu, presidente dell’Ucebi, l’Unione cristiana evangelica battista d’Italia, Tullia Zevi in rappresentanza delle Comunità ebraiche italiane. 

Prima volta di un culto protestante trasmesso in Eurovisione dal secondo canale della Rai: alle 10 del mattino gli italiani scoprono che nel Paese in cui vivono esiste qualcosa d’altro rispetto alla Chiesa cattolica.

Prima uscita pubblica del rinnovato Museo valdese, inaugurato alcuni giorni prima, il 25 agosto, decisivo passo verso quel polo che da lì a pochi mesi prenderà forma nel Centro Culturale valdese. Il presidente lo visita guidato dal pastore Giorgio Tourn, presidente della Società di Studi valdesi, prima di inaugurare il convegno dedicato ai 300 anni dal Glorioso Rimpatrio, evento cardine nella lunga storia valdese, il ritorno dall’esilio dei fedeli cacciati dalle valli del pinerolese.

Prima assoluta anche per la ristrutturata Casa dell’Anziano di San Germano Chisone, inaugurata nel 1894 e riedificata per adeguarsi alle nuove norme. Cossiga è qui accolto dal moderatore della Tavola valdese pastore Franco Giampiccoli e dal pastore Paolo Ribet. Il taglio del nastro è riservato a Melanie Griglio, 88 anni, in costume valdese. Ospiti inattesi Gianni Agnelli e la moglie Marella Caracciolo: “l’avvocato” si dimostra colpito dalla grande partecipazione popolare all’inaugurazione della nuova struttura per anziani e chiede di incontrare architetti e impresario perché colpito dalla realizzazione. 

«Lungo è stato il cammino verso la conquista della piena libertà religiosa, da quelle giornate del glorioso ritorno fino alla traduzione dei principi contenuti della Costituzione della Repubblica nelle Intese stipulate. Ma esso vale a dimostrare come la fede negli alti valori della libertà può condurre l’uomo ed il popolo a traguardi di civiltà, di libertà e pace…» così Cossiga chiudeva il suo intervento che a questo link si può leggere in maniera integrale, mentre il moderatore Giampiccoli usava queste parole per salutare la visita presidenziale: «..credenti impegnati e critici: questo desideriamo essere e in questo riteniamo di poter dare il nostro miglior contributo nella società di cui siamo parte. “Cercate il bene della città in cui vi ho fatti condurre in prigionia; e pregate il Signore per essa” (Geremia 29:7). Se questa consegna espressa dal profeta Geremia valeva per il popolo d’Israele in esilio, quanto più la sentiamo valida e impegnativa per noi: noi cerchiamo il bene del Paese in cui viviamo liberi e preghiamo il Signore per esso».