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Luterani degli Stati Uniti diventano chiesa rifugio per persone migranti

La vescova Elizabeth A. Eaton è stata rieletta presidente della Evangelical Lutheran Church in America (Elca), la Chiesa luterana negli Stati Uniti, il 6 agosto nel corso dell’assemblea dei delegati provenienti da tutta la nazione. Eaton ha ricevuto l’81,19% dei voti delle 897 persone presenti, ampiamente al di sopra del quorum necessario, ed è in questo modo il primo presidente dell’Elca a vincere la rielezione al primo scrutinio. Un plebiscito per colei che 6 anni fa è stata la prima donna eletta a tale incarico.

«Le nostre vite non sono solo supportate, ma le nostre vite sono circondate e le nostre vite hanno le loro basi e traggono il loro significato nella morte e risurrezione di Gesù Cristo – ha detto Eaton-. E specialmente quando lo sperimentiamo nella nostra vita e ne siamo cambiati attraverso le parole e i sacramenti. Ecco dove abbiamo l’autorità o certamente l’integrità per fare opere di amore e giustizia, perché siamo chiesa».

L’assemblea dei luterani statunitensi si è riunita dal 5 al 10 agosto al Wisconsin Center di Milwaukee. L’Elca è una delle più grandi confessioni cristiane negli Stati Uniti, con quasi 3,5 milioni di membri in oltre 9.100 comunità di culto nei 50 Stati e nella regione dei Caraibi. 

Molti gli atti, non certo soltanto simbolici, approvati nei giorni di lavoro. L’Elca diventa la prima denominazione nordamericana a dichiararsi come chiesa santuario in tutto il suo corpo e i suoi effettivi, e non soltanto con iniziative di singole comunità: ciò significa la disponibilità di ogni chiesa locale a sostenere e ospitare le famiglie migranti entrate nel Paese e a rischio di espulsione. Un forte messaggio in tempi di chiusure delle frontiere.

Una nuova dichiarazione sociale approvata identifica il patriarcato e il sessismo come peccati e riconosce la complicità della chiesa in essi.

La dichiarazione – intitolata “Fede, sessismo e giustizia: un invito all’azione” – è stata approvata dall’assemblea con il 97% dei voti.

Il testo della dichiarazione ha avuto una gestazione di sette anni, preparato e seguito da un gruppo di lavoro e ha raccolto larghissimi consensi fra i delegati. Impegna i luterani nord americani a porre fine alla violenza di genere, a incoraggiare donne e ragazze a perseguire ruoli di ministero e leadership nelle loro congregazioni, a utilizzare un linguaggio inclusivo ed espansivo e ad affrontare le disuguaglianze nelle retribuzioni e nelle assunzioni sia nel mondo della chiesa che al suo esterno.

La pastora April Larson, la prima donna vescovo dell’Elca, ha parlato dei cambiamenti che ha visto nella chiesa nei 50 anni da quando i luterani hanno iniziato a ordinare donne negli Stati Uniti.

«Che giornata di gioia per me essere qui con voi, e sono così grata a Dio e alla nostra meravigliosa chiesa. Stiamo cambiando, siamo in cammino, capaci di interrogarci» ha dichiarato Larson.