2017-03-24-09-21-31-725x483

Riconoscere la grandezza, la potenza e lo splendore di Dio

A te, Signore la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore, la maestà, poiché tutto quello che sta in cielo e sulla terra è tuo!
I Cronache 29, 11

Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza: perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà furono create ed esistono
Apocalisse 4, 11

Aveva 700 anni, è morto Okjokull. Non era vecchio, ne danno il triste annuncio le autorità islandesi: a causa del riscaldamento globale si è sciolto il ghiacciaio Okjokull che copriva un vulcano in Islanda. 

Il libro delle Cronache ci racconta che il re Davide ha convocato i capi d’Israele e suo figlio Salomone. A loro rivela che non gli è consentito costruire la casa del Signore perché le sue mani hanno sparso troppo sangue. Sarà il figlio Salomone a edificare il Tempio di Gerusalemme. Davide esorta il figlio e i suoi comandanti a osservare i comandamenti del Signore, a servirlo, a cercarlo e a non abbandonarlo, altrimenti il Signore li respingerà per sempre. Infine, il re affida a Salomone tutti i tesori che aveva accumulato per la costruzione del Tempio.

Anni dopo, il profeta Isaia denuncerà che il culto sacrificale è una concessione fatta da Dio, che l’Eterno detesta le feste e le riunioni, che non ascolta le preghiere quando il culto è unito all’iniquità. Il profeta Geremia dirà che quella nel Tempio è una fiducia mal riposta se non ci si affida al giudizio di Dio. La morte del ghiacciaio Okjokull denuncia l’iniquità del nostro sistema di sviluppo che genera enormi sacche di povertà e uccide la creazione. 

Oggi, riconoscere la grandezza, la potenza e lo splendore di Dio, più che offrire uno splendido culto, significa confessare che ogni cosa in cielo e sulla terra appartiene al Signore; non è nella nostra disponibilità. Oggi osservare i comandamenti di Dio e cercare il Signore significano custodire la Sua creazione. Al contrario, saremo respinti da essa per sempre.