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Il «rimpatrio» dei giovani di Pinerolo

Sono partiti il primo agosto da Pinerolo (in auto) e sono tornati il 18, arrivando però a Bobbio Pellice (To) e in particolare a Sibaud e arrivandoci a piedi. Come i valdesi nel 1689. Percorrendo il «Glorioso rimpatrio» una delle pagine più memorabili della storia valdese che ricondusse nelle valli una parte degli esiliati di tre anni prima, partendo dal lago Lemano e attraversando un parte di Alpi a tappe forzate. Negli ultimi anni è cresciuto notevolmente l’interesse verso questo tipo di itinerari: più tappe, senza grandi difficoltà alpinistiche e con un grande legame con le storie di fede. 

Daniele, Anna, Giacomo e Paolo, del gruppo giovani di Pinerolo, avevano già percorso due anni fa l’«esilio», portandosi dietro anche uno spettacolo teatrale riproposto in più luoghi, per spiegare ciò che stavano facendo. 

Anche nel caso del «Rimpatrio» è stato così.

Partenza quindi il 3 agosto da Ginevra per Anna, Giacomo, Paolo, Daniele che in 14 giorni di cammino hanno percorso 210 km con un dislivello di quasi 10mila metri positivi.
Accompagnati da un meteo quasi sempre clemento escludendo un giorno di pioggia e vento freddo sono arrivati in Italia l’11 agosto attraverso il colle del Moncenisio. Poi lo spettacolo il 13 agosto a Chiomonte e l’arrivo a Pragelato dove e una breve deviazione (in auto) li ha portati in val d’Angrogna per proporre lo stesso spettacolo durante la festa del XV Agosto a Pradeltorno. 

Tornati sempre in auto a Pragelato i giovani hanno terminato il «Rimpatrio» toccando il colle del Pis e Balziglia. La penultima tappa, quella fra Massello e Prali è stata una sorpresa grazie alla presenza di un folto gruppo di accompagnatori, circa 30, che hanno accompagnato i quattro lungo i 18 chilometri del percorso, con un caloroso rinfresco alla chiesa valdese di Rodoretto. 

Infine l’ultima tappa che ha condotto a Bobbio Pellice a Sibaud la piccola «spedizione» commemorativa, a 330 anni dal «Glorioso Rimpatrio». 
Un resoconto giornaliero lo si può trovare sull’interessante pagina Facebook «Le Strade dei valdesi» dove si possono anche ricavare molte informazioni pratiche e storiche, dal momento che sia l’Esilio di due anni fa, sia questo Rimpatrio, sono tesi a far conoscere e frequentare questo percorso.